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Obbligo di polizza catastrofale per le imprese

Blog Assicurazioni - Polizze professionali e private
Pubblicato il 24 apr 2025

Autore: Giulio Brovia
Obbligo di polizza catastrofale per le imprese

Il decreto ministeriale n. 18 del 30 gennaio 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 febbraio 2025 ed entrato in vigore dal 14 marzo successivo, ha stabilito le modalità operative per l’attuazione dell’obbligo per le imprese, a partire dal 31 marzo, di sottoscrivere polizze contro i danni causati da catastrofi naturali. Tale obbligo era stato originariamente già previsto dalla legge di bilancio per l’anno 2024. I destinatari del testo normativo sono le imprese con sede legale in Italia e quelle estere con una stabile organizzazione in Italia. Sono escluse le imprese agricole.

Gli eventi catastrofali sono stati individuati e definiti all’art. 3 del suddetto Decreto, che reca le definizioni di “alluvione, inondazione ed esondazione”, “sisma” e “frana

Ai sensi del successivo art. 6, è stato disposto che le polizze con una copertura fino a 30 milioni di euro, possono prevedere uno scoperto a carico dell'assicurato fino al 15% del danno indennizzabile. Per somme assicurate superiori a 30 milioni di euro, la percentuale di danno a carico dell'impresa è lasciata alla libera contrattazione tra le parti. 

Anche per i massimali, ovvero i limiti di indennizzo, l’art. 7 ha previsto una disciplina differenziata in base alla somma assicurata: per coperture fino a un milione di euro, il limite d’indennizzo dovrà corrisponde all'intera somma assicurata; per la fascia tra uno e trenta milioni di euro, tale limite non potrà essere inferiore al 70% della somma assicurata; per coperture superiori a trenta milioni di euro, le parti saranno libere di negoziare l’importo del massimale.

Inoltre, secondo l’art. 10 del Decreto, la SACE s.p.a., società controllata dal MEF, potrà fornire garanzie a favore degli assicuratori e dei riassicuratori autorizzati in Italia a coprire rischi catastrofali naturali. Tale garanzia coprirà fino al 50% degli indennizzi che le compagnie assicurative dovranno corrispondere alle imprese italiane in caso di eventi catastrofici. Tale garanzia, fornita sotto forma di riassicurazione, coprirà fino al 50% degli indennizzi, con un importo complessivo non superiore al plafond stabilito dalla legge di bilancio 2024, fissato per il 2025 a cinque miliardi di euro.

Da ultimo, si segnala che le imprese che entro il 31 marzo non si adegueranno all’obbligo di stipula delle polizze di cui sopra, saranno soggette a sanzioni solo indirette.

Più precisamente, in base all'art 1 comma 102 della Legge n 213/2023 è stato disposto si terrà conto di tale inadempimento “nell'assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali.” La formulazione della norma non è particolarmente chiara, ma parrebbe di capire che le imprese inadempienti non saranno tenute in considerazione nell’assegnazione di tali contributi, sovvenzioni o agevolazioni.

Parziale proroga per l’obbligo di polizza catastrofale

Il Governo ha deciso di modificare i tempi di attuazione di tale obbligo.

Con il decreto legge n. 39 del 31 marzo 2025, pubblicato lo stesso giorno in Gazzetta Ufficiale, è stata stabilita una regolamentazione differenziata in base alle dimensioni aziendali:
  • Micro e piccole imprese, asse portante del sistema produttivo italiano e costituenti il 95% degli obbligati a dotarsi della polizza in questione, avranno tempo fino al 31 dicembre 2025 per adeguarsi.
  • Le medie imprese (con un numero di dipendenti compreso tra 50 e 250) avranno invece una proroga di sei mesi, con scadenza fissata al 30 settembre 2025.
  • Per le grandi imprese (oltre 250 dipendenti), l’obbligo resta confermato entro il 31 marzo 2025, ma è previsto un periodo di tolleranza di 90 giorni (fino al 30 giugno) per consentire l’adeguamento. In questo lasso di tempo, le aziende non ancora in regola potranno comunque beneficiare di eventuali incentivi statali.

In una nota successiva, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha precisato che le imprese inadempienti perderanno il diritto ad accedere a sovvenzioni pubbliche o agevolazioni per lo sviluppo della propria attività.

Per assicurare una corretta applicazione della norma e coinvolgere tutte le parti nell’iter di conversione del decreto legge, è stato istituito un tavolo di monitoraggio presso lo stesso Ministero. Parteciperanno ai lavori rappresentanti delle associazioni di categoria e dell’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni).

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