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Visura protesti online: cos'è e come ottenerla

Richiedi la verifica protesti a carico di una persona o un'impresa

OPEN Dot Com è distributore ufficiale di InfoCamere
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Esempio di una visura protesti
Esempio di visura protesti
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Hai bisogno di sapere se una persona o un'azienda ha subito protesti?
Con OPEN Dot Com puoi ottenere la visura protesti per verificare rapidamente la presenza di  protesti per assegni o cambiali non pagati, ottenendo informazioni ufficiali e aggiornate. È uno strumento essenziale per valutare l'affidabilità finanziaria di clienti, fornitori o soci, e per tutelarsi da eventuali rischi economici.

Costo

Sul portale ufficiale di OPEN Dot Com il costo di una visura protesti, che include i diritti di segreteria e le spese di elaborazione, è di 2 €.

Si può ottenere una visura protesti online gratis? Non esistono modalità per ottenere gratuitamente una visura protesti online nemmeno tramite Impresa Italia. Tuttavia, è possibile accedere a informazioni sui propri debiti attraverso la Centrale dei Rischi della Banca d'Italia, che offre un servizio gratuito e accessibile online.

Immagine rappresentativa della visura protesti
Richiesta visura protesti
disponibile a
2 €

Come fare una visura protesti

È possibile ottenere una verifica dei protesti sia in modalità digitale che in formato cartaceo; in particolare:
  • online, tramite il portale del Registro Imprese o attraverso piattaforme convenzionate come quella di OPEN, che – grazie alla convenzione con InfoCamere – permette l’accesso immediato ai dati contenuti nel Registro Informatico dei Protesti;
  • di persona, recandosi presso la Camera di Commercio locale.
Logo dei distributori ufficiali di InfoCamere

OPEN Dot Com ha stipulato una convenzione con InfoCamere, per l'accesso ai dati ufficiali del Registro Informatico dei Protesti, che consente di verificare l'affidabilità di una persona o un'impresa con tempi di evasione della pratica inferiori a 2 minuti.

Richiedere una visura protesti online a OPEN

Puoi ottenere la visura protesti in formato digitale (PDF) direttamente online, grazie all’accesso senza SPID al servizio Telemaco integrato nella piattaforma OPEN e attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, anche nei weekend. Il documento ufficiale estratto dal Registro Informatico dei Protesti è disponibile in meno di 2 minuti.

Per accedere al servizio Telemaco è necessario:
  • essere registrati al portale OPEN Dot Com;
  • avere una carta di credito (VISA, Mastercard, Amex) o un Conto OPEN - Prepagato da cui verrà scalato il costo del documento richiesto.
La procedura per richiedere una visura protesti online è semplice:
  1. accesso al servizio, senza necessità di SPID, tramite il pulsante Telemaco > Protesti;
  2. inserimento dei dati di ricerca che dovranno essere almeno uno tra nominativo, luogo di residenza (regione o provincia), data di nascita del protestato o importo protestato;
  3. clic su Estrai per completare l’operazione: il costo sarà addebitato automaticamente e la visura sarà disponibile per il download.
Anteprima del modulo di richiesta della visura protesti

Anteprima del modulo online, presente nel servizio Telemaco, per la verifica protesti su una persona o un'azienda.

Richiedere una visura protesti cartacea presso gli sportelli della Camera di Commercio

Un'alternativa per ottenerla è quella di recarsi direttamente alla sede locale della Camera di Commercio. Presso l'ufficio camerale, è possibile richiedere il documento compilando un modulo e pagando il servizio. Il tempo di attesa per ottenerla dipende dalla disponibilità dei dati e dalle procedure interne della CCIAA.

Cos'è la visura protesti

La visura protesti è un documento informativo ufficiale estratto dall'archivio del Registro Informatico dei Protesti e rilasciato dalla Camera di Commercio. Il documento consente di verificare se, negli ultimi cinque anni e sull'intero territorio nazionale italiano, una persona o un'impresa ha subito protesti per mancato pagamento di titoli di credito, come assegni o cambiali o vaglia cambiario. La visura contiene:
  • i dati del protestato, come nome e cognome (o denominazione per imprese), codice fiscale o partita IVA, data e luogo di nascita (per le persone fisiche), residenza o sede legale;
  • i dati del protesto, tra cui la tipologia del titolo protestato (assegno, cambiale, vaglia cambiario), la data di levata del protesto, l'importo del titolo, la causale del mancato pagamento, l'ufficio o notaio che ha levato il protesto, il numero del repertorio del protesto;
  • le eventuali annotazioni come l'indicazioni sull’eventuale cancellazione del protesto o annotazioni su procedure concorsuali o esiti di istanze di riabilitazione;
  • la copertura territoriale e temporale infatti la visura può essere locale (su una singola provincia) o nazionale e il contenuto copre generalmente gli ultimi 5 anni, termine oltre il quale i protesti vengono cancellati d’ufficio.

Se non risultano protesti, viene rilasciato un documento negativo, ovvero la visura di non esistenza protesti.

La visura protesti è utile nella prevenzione e tutela nelle relazioni economiche e contrattuali; più in particolare serve:
  • a privati cittadini, per valutare l’affidabilità creditizia di una persona o azienda prima di instaurare rapporti economici;
  • a imprese e professionisti, per tutelarsi da rischi commerciali nel concedere credito, rateizzazioni o forniture;
  • ad aziende e datori di lavoro, per verificare la solvibilità di un soggetto prima di avviare collaborazioni o firmare contratti;
  • a cittadini, per controllare la propria situazione creditizia e individuare eventuali errori o omonimie, con la possibilità di richiedere la cancellazione dei protesti;
  • a persone fisiche, per conoscere la propria posizione prima di richiedere un mutuo o un finanziamento;
  • ad aziende e liberi professionisti, per valutare clienti, fornitori o partner prima di accordi contrattuali;
  • a notai, avvocati e consulenti, per integrare analisi economiche in pratiche legali, fiscali o societarie;
  • a operatori del settore immobiliare o commerciale, per verificare la solidità economica delle controparti in operazioni rilevanti.

La consultazione periodica del Registro dei Protesti è consigliata per ridurre i rischi nelle transazioni commerciali e finanziarie.

Immagine rappresentativa del servizio visura protesti

Esempio di protesto

Protesto levato ad una persona fisica

Nel febbraio 2023 è stato levato un protesto a carico del signor “Mario Rossi”, per il mancato pagamento di una cambiale da € 3.500, con scadenza il 15 febbraio.

Il titolo non è stato onorato entro i termini previsti e il 17 febbraio, due giorni dopo la scadenza, è stato protestato ufficialmente presso la Camera di Commercio di Milano. La levata è stata eseguita da un ufficiale preposto, con relativa iscrizione nel Registro Informatico dei Protesti.

La segnalazione rimarrà consultabile fino al 17 febbraio 2028, salvo richiesta di cancellazione per riabilitazione o pagamento avvenuto.

Protesto levato ad una persona giuridica

Nel novembre 2022, la società “Alfa Srl” è risultata protestata per il mancato pagamento di un assegno bancario dell’importo di € 12.800.

L’assegno, con scadenza fissata al 5 novembre, è stato presentato all’incasso ma è risultato privo di provvista, ossia senza fondi sufficienti sul conto corrente. Il protesto è stato levato l’8 novembre da un notaio incaricato dalla Camera di Commercio di Roma e registrato nel RIP.

La segnalazione resterà visibile fino all’8 novembre 2027, salvo cancellazione anticipata per avvenuto pagamento o riabilitazione formale.

Immagine rappresentativa di visura protesti di non esistenza
Esempio di visura protesti di non esistenza
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Differenze tra visura protesti e certificato di vigenza

Questi due documenti camerali contengono molte informazioni in comune ma hanno differenze sostanziali in termini di valore e validità, infatti:
Le visure inoltre, a differenza dei certificati, non hanno una durata stabilita dalla legge, per cui la loro validità è rimessa alla volontà delle parti, chi presenta la visura e chi la riceve. Camera di Commercio di Sondrio
Il certificato di vigenza, a differenza della visura protesti, ha valore legale ed è opponibili a terzi.
Visura protesti Certificato di vigenza
Formato PDF
Informazioni sull’impresa
Informazioni su protesti, cambiali non pagate e altre segnalazioni di inadempienza finanziaria
Valore legale di certificazione (validità 6 mesi)
Obbligo si stampa su carta filigranata con contromarca olografica
Attestazione di procedure concorsuali (richiedendo la chiusura F)

Domande frequenti

Cos'è l'atto di protesto?

Il protesto è l'atto pubblico che attesta il mancato pagamento di un titolo di credito come, ad esempio, una cambiale o un assegno. Il protesto viene levato da un pubblico ufficiale (notaio, ufficiale giudiziario) e comporta l'iscrizione per 5 anni del debitore nel Registro Informatico dei Protesti, tenuto dalle Camere di Commercio. Questa iscrizione è un'informazione negativa che può compromettere la capacità del debitore di ottenere credito.

I titoli di credito soggetti a protesto sono: cambiali, assegni bancari e vaglia cambiari.
Non sono soggetti a protesto e quindi non sono protestabili (anche se possono dare origine a contenziosi o segnalazioni in altre banche dati come CRIF): bollette e fatture, carte di credito o rate di prestiti, RID, SDD o addebiti SEPA, bonifici e altre transazioni bancarie, contratti tra privati (salvo trasformazione in titoli esecutivi).

Pregiudizievoli è un termine più ampio che indica una serie di eventi o atti che possono pregiudicare (danneggiare) la situazione patrimoniale di un soggetto. Esse sono consultabili, se presenti, all’interno di una visura ipocatastale o una visura camerale. Le pregiudizievoli comprendono:
  • protesti consultabili tramite una visura protesti;
  • procedure concorsuali: fallimenti, concordati preventivi, liquidazioni coatte amministrative, ecc.
  • pignoramenti: atti con cui si vincolano beni del debitore per soddisfare un credito;
  • ipoteche giudiziali: iscrizioni ipotecarie disposta da un giudice a garanzia di un credito;
  • sequestri: atti con cui si bloccano beni del debitore in attesa di una decisione giudiziaria;
  • citazioni: anche se non direttamente pregiudizievoli, possono essere indicatori di potenziali problemi futuri.

In sintesi, il protesto è una specifica tipologia di atto pregiudizievole.

Cos'è il Registro Informatico dei Protesti (RIP)?

Il Registro Informatico dei Protesti è una banca dati pubblica gestita dalle Camere di Commercio italiane, istituita con la Legge n. 235/2000. Questo registro raccoglie e conserva le informazioni relative ai protesti levati per il mancato pagamento di titoli di credito come assegni bancari e postali, cambiali accettate e vaglia cambiari. È stato istituito per sostituire la precedente pubblicazione cartacea, offrendo una modalità più efficiente e trasparente di consultazione.

Il registro è consultabile online attraverso il servizio Telemaco di OPEN Dot Com e presso le sedi delle Camere di Commercio. Le informazioni contenute nel registro sono aggiornate mensilmente e sono accessibili a chiunque desideri verificare la presenza di protesti a carico di una persona fisica o giuridica.

Quanto tempo rimane visibile un protesto nel Registro Informatico? Un protesto rimane iscritto nel Registro Informatico dei Protesti per 5 anni dalla sua levata. Trascorso questo periodo, viene automaticamente cancellato. Tuttavia, è possibile richiedere la cancellazione anticipata se sussistono motivi legittimi, come il pagamento del debito o l'errore nell'iscrizione.
Posso richiedere la cancellazione anticipata di un protesto? Sì, è possibile richiedere la cancellazione anticipata di un protesto se ricorrono determinate condizioni previste dalla legge, come:
  • pagamento del debito entro un anno dalla levata del protesto;
  • errore o illegittimità dell'iscrizione del protesto.

Per avviare la procedura, è necessario presentare un'istanza alla Camera di Commercio competente, allegando la documentazione comprovante il motivo della richiesta. Il procedimento di cancellazione viene generalmente concluso entro 20 giorni dalla presentazione della domanda.

Chi sono gli Ufficiali levatori e che ruolo hanno nella procedura di protesto? Gli Ufficiali levatori sono pubblici ufficiali incaricati di accertare e certificare formalmente il mancato pagamento di titoli di credito come assegni, cambiali o vaglia cambiari. Tra questi figurano:
  • Notai;
  • Ufficiali giudiziari;
  • Segretari comunali.

Il loro compito è verificare l’avvenuta inadempienza e redigere l’atto di protesto, che viene poi trasmesso alla Camera di Commercio competente per l’iscrizione nel Registro Informatico dei Protesti. Questa procedura conferisce al protesto valore legale e ne consente la pubblica consultazione, fondamentale per tutelare i creditori e la trasparenza dei rapporti commerciali.

Qual è la differenza tra protestati e cattivi pagatori?

Protestati sono coloro che risultano iscritti nel Registro Informatico dei Protesti a seguito del mancato pagamento di titoli di credito come assegni o cambiali. Il protesto è un atto formale, pubblico e certificato da un ufficiale levatore che attesta l’inadempienza finanziaria. La presenza di un protesto può influire sulla reputazione creditizia e sull’accesso a finanziamenti.

Cattivi pagatori, invece, sono soggetti segnalati nelle banche dati delle centrali rischi (come CRIF, Experian, ecc.) per ritardi o inadempienze nei pagamenti di mutui, prestiti o altri finanziamenti. Questa segnalazione deriva da rapporti con istituti di credito e finanziari e riguarda una più ampia gamma di comportamenti creditizi negativi, non solo protesti.

Quindi, il protesto riguarda il mancato pagamento di specifici titoli di credito con un procedimento formale, mentre la qualifica di cattivo pagatore si riferisce a ritardi o inadempienze più generali nei rapporti di credito.

Cosa sono le pregiudizievoli e come si collegano alla visura protesti? Le pregiudizievoli sono segnalazioni di eventi negativi o gravami che possono compromettere la situazione economico-finanziaria di una persona fisica o giuridica. Oltre ai protesti, includono ad esempio:
  • fallimenti e procedure concorsuali;
  • pignoramenti di beni mobili o immobili;
  • iscrizioni ipotecarie giudiziali;
  • sequestri conservativi;
  • altri atti giudiziari pregiudizievoli.

Queste informazioni sono generalmente contenute in visure più complete, come la visura protesti e pregiudizievoli, che integra i dati dei protesti con quelli provenienti da Conservatorie, Tribunali o altri enti competenti.

La visura protesti tradizionale mostra solo i mancati pagamenti certificati, mentre la visura con pregiudizievoli offre una fotografia di dettaglio della situazione creditizia e legale di un soggetto, utile per valutazioni di rischio più approfondite.

Hai ancora qualche dubbio sulla richiesta di una visura?

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