Si tratta di uno degli adempimenti fiscali più delicati e ricorrenti in caso di decesso di un familiare. Ogni anno migliaia di contribuenti si trovano ad affrontare questa procedura, spesso con dubbi su tempistiche, documentazione e costi. In questo scenario, avere una guida chiara e completa diventa fondamentale per evitare errori e sanzioni.
Sommario:
Cos'è la dichiarazione di successione?
È una dichiarazione fiscale, indirizzata all'Agenzia delle Entrate, obbligatoria in caso di morte e regolata dall'articolo 28 del Testo Unico n. 346 del 1990.
Questa pratica di successione, che può essere presentata anche da un solo erede, permette allo Stato di individuare l'asse ereditario, determinare le imposte di successione dovute e identificare i soggetti subentranti, siano essi eredi o legatari.
Sul sito dell'Agenzia delle Entrate sono disponibili aggiornamenti, il modello da presentare on-line (in via eccezionale in copia cartacea da parte di residenti all'estero impossibilitati alla presentazione on-line), il modello 4 utilizzato se il decesso è avvenuto prima del 03/10/2006 o per dichiarazioni integrative, sostitutive o modificative di una dichiarazione presentata con il Modello 4) e l'elenco dei documenti allegati necessari.
Inoltre, sempre per finalità fiscali, l’eredità deve essere dichiarata nel modello 730.
Chi deve farla
Chi deve presentare la dichiarazione di successione in caso di morte?
Gli
eredi1, i
chiamati all'eredità e i
legatari sono i soggetti obbligati alla presentazione, all'Agenzia delle Entrate, della dichiarazione di successione.
Oltre a questi, che sono i soggetti più consueti, hanno l'obbligo anche:
- i rappresentanti legali degli eredi o dei legatari;
- gli immessi nel possesso dei beni, in caso di assenza del defunto o di dichiarazione di morte presunta;
- gli amministratori dell’eredità;
- i curatori delle eredità giacenti;
- gli esecutori testamentari;
- i trustee.
1 La dichiarazione di successione è valida anche se presentata da un solo erede.
Soggetti esonerati
I parenti in linea retta o il coniuge superstite sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione di successione, a condizione che l'asse ereditario netto non superi i 100.000 euro e non includa beni immobili o diritti reali immobiliari. L'esonero si applica anche ai soggetti chiamati all'eredità e ai legatari che hanno rinunciato all'eredità prima della scadenza o che, non essendo in possesso dei beni ereditari, hanno richiesto la nomina di un curatore amministrativo dell'eredità e ne hanno informato il competente Ufficio dell'Agenzia delle Entrate.
Novità 2025: cosa cambia
Dal 2025 cambiano le regole per la dichiarazione di successione. Ora è il contribuente a dover calcolare e versare l’imposta (autoliquidazione), da pagare entro 90 giorni con modello F24. È possibile anche rateizzare.
Il
modello dichiarativo è stato aggiornato con due novità:
- quadro EF per calcolare e dichiarare l’imposta dovuta;
- quadro EI per semplificare la voltura catastale, senza bisogno di atti formali.
Semplificate anche le
volture catastali e introdotte misure agevolate per:
- eredi under 26, che possono usare i beni ereditati per pagare le imposte;
- Trust, che ora possono versare subito l’imposta.
Infine, le aliquote e franchigie sono state formalizzate (es. 4% per figli e coniuge, con 1 milione di franchigia), arrivano nuove sanzioni per chi dichiara in modo scorretto e sono stati indicati dei limiti di deducibilità ai debiti del de cuius.
Come presentare la dichiarazione di successione
Modalità on-line
La pratica successioria va trasmessa esclusivamente in via telematica, quindi on-line, fatta eccezione per alcuni casi particolari quali: relativi ad eredi o deceduti residenti all’estero, beneficiari che non intendano avvalersi del servizio di voltura catastale automatica, o ancora a deceduti anteriormente al 3 ottobre 2006.
La dichiarazione di successione on-line può essere trasmessa all’Agenzia delle Entrate nei seguenti modi:
- on-line attraverso i servizi telematici dell’Agenzia stessa, autenticandosi a mezzo SPID o CIE o CNS;
- on-line con il software per la dichiarazione di successione e domanda di volture catastali è possibile compilare ed inviare la dichiarazione; l’Agenzia provvederà a pubblicare la ricevuta che ne attesta la presentazione;
- tramite all’ufficio territoriale competente dell’Agenzia delle Entrate, oppure utilizzando un intermediario abilitato, come un CAF o un professionista abilitato.
Contestualmente alla presentazione della dichiarazione di successione on-line, è possibile richiedere la volturazione catastale dei beni immobili compresi nell'asse ereditario. In questo modo viene aggiornato l'archivio degli intestatari catastali e permette di aggiungere le imposte per la volturazione a quelle sugli immobili. Se la volturazione catastale non viene richiesta contestualmente, è necessario presentare la domanda all'ufficio competente dell'Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla registrazione della dichiarazione e pagare le imposte con il modello F24.
Termini di presentazione on-line
Quando deve essere presentata la dichiarazione di successione on-line?
Atteso che:
-
qualunque atto modificativo del patrimonio ereditario
richiede che la dichiarazione sia stata
presentata,
-
la data di apertura della successione normalmente è
quella del decesso del de cuius,
la dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dall'apertura della successione, per evitare sanzioni amministrative, che variano in base al ritardo. Se il termine è scaduto, gli eredi possono ricorrere al ravvedimento operoso, pagando gli interessi di mora.
Fac-simile modello della dichiarazione di successione
Documenti necessari alla pratica successoria
Per perfezionare la dichiarazione di successione ai
fini della presentazione on-line all’Agenzia delle Entrate, è necessario produrre un certo numero di documenti. Di seguito l’elenco della documentazione necessaria:
- certificato di morte ad uso dichiarazione di successione;
- certificato di ultima residenza o autocertificazione;
- autocertificazione dello stato di famiglia storico;
- fotocopia del documento d’identità e della tessera sanitaria del de cuius e di tutti gli eredi;
- dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà rilasciata dall’erede che presenta la dichiarazione, in cui sono indicate gli estremi dell’atto di morte, gli eredi, il tipo di successione (legittima o testamentaria) ed il regime patrimoniale dei coniugi (separazione o comunione dei beni, ove ricorra il caso);
- copia del testamento autenticata da un notaio o di rinuncia all’eredità;
- atti di provenienza delle proprietà immobiliari intestate al defunto e/o cointestate con altri soggetti;
- atti di donazione che il defunto ha stipulato in vita in favore di uno o più eredi;
- documenti tecnici sugli immobili intestati al deceduto (planimetrie catastali, elaborati planimetrici, mappale, copie accatastamenti DOCFA, eventuali variazioni successive);
- fattura dell’avvenuto pagamento delle spese funebri e delle spese mediche;
- dichiarazione bancaria / postale di sussistenza e consistenza di mutui ipotecari, conti correnti, libretti, investimenti finanziari, gestioni patrimoniali, fondi comuni di investimento, azioni, obbligazioni, certificati di deposito bancari, pronti conto termine;
- attestato con eventuali ratei di invalidità civile maturati e non riscossi dal defunto;
- dichiarazione del datore di lavoro con indicate le indennità maturate dal lavoratore dipendente (es. mensilità, 13ma, 14ma, TFR, ferie, ecc.);
- dichiarazione societaria di titolarità di quote e valorizzazione delle stesse (sottoscritta dal commercialista);
- verbale di apertura delle cassette di sicurezza, redatto da un funzionario dell’Agenzia delle Entrate competente per territorio oppure da un pubblico ufficiale.
Da sapere: un documento utile, seppur non necessario ai fini della dichiarazione di successione, è
la visura ipotecaria.
Richiedere una
visura ipotecaria prima di accettare un'immobile in
successione ereditaria è fondamentale per:
- verificare se sull’immobile gravano ipoteche, mutui o pignoramenti;
- accertare la titolarità reale del defunto al momento del decesso;
- conoscere eventuali atti pregiudizievoli che incidono sul valore dell’immobile;
- evitare l'accettazione di un’eredità con passività occulte.
La visura ipotecaria consente quindi di proteggere l’erede da possibili conseguenze legali o finanziarie, rendendola uno strumento essenziale per ogni trasferimento patrimoniale.
Software per successioni on-line e volture catastali
Software per successioni on-line e volture catastali
De.A.S. II è il software per successioni utilizzato dai più importanti centri di assistenza fiscale, dai maggiori Studi notarili e da decine di migliaia di altri professionisti del settore.
Tutte le fasi, dalla predisposizione della pratica alla trasmissione, sono gestite per permettere al cliente di concentrarsi sulla dichiarazione vera e propria:
- si viene guidati nella redazione di ogni tipo di successione;
- i dati catastali possono essere comodamente importati dalle visure catastali in PDF;
- valori, imposte e sanzioni sono calcolate automaticamente;
- tutta la documentazione integrativa prevista viene composta dal software;
- validazione, autenticazione e trasmissione on line sono totalmente integrati nel software;
- le ricevute sono gestite all’interno della consolle telematica.
L’assistenza e tutti gli aggiornamenti sono compresi nel prezzo. Inoltre, compresi nel canone di ogni anno, sono previsti 4 webinar tematici per tenersi aggiornati sulla normativa vigente e poter approfondire alcuni aspetti della materia successoria.
Imposte di successione
Se il defunto risiedeva in Italia, l'imposta di successione si applica su beni e diritti situati sia in Italia che all'estero. L'importo si calcola applicando un'aliquota alla base imponibile dell'eredità, che si ottiene sottraendo il passivo ereditario (debiti) dall'attivo ereditario (beni).
Principali voci dell’attivo e del passivo ereditario utili per il calcolo della base imponibile
Attivo ereditario |
Passivo ereditario (quadro ED) |
Beni immobili e titoli al portatore di proprietà del de cuius o registrati a suo nome anche se conservati da altri. |
Spese mediche e chirurgiche, compresi ricoveri, medicine e protesi, sostenute dagli eredi del de cuius nei suoi ultimi sei mesi di vita. |
Beni mobili, denaro e gioielli che rientrano nel limite del 10% del valore complessivo netto dell’asse ereditario salvo la presenza nell’ inventario di beni in misura diversa. |
Spese funebri per un massimo di 1.550 euro. |
Quote o azioni possedute dal de cuius, in qualità di socio di una società di capitali. |
Debiti contratti dal de cuius negli ultimi 6 mesi e risultanti da un atto scritto con data certa anteriore a quella di morte (vedasi precisazioni a fondo tabella). |
Titoli di qualunque natura presentati nell’ultima dichiarazione dei redditi del de cuius. |
|
Relativamente alle
passività per debiti contratti dal de cuius negli ultimi 6 mesi, il D.Lgs. 139/2024, modificando l'art. 22, c.2 del Testo Unico sulle successioni e donazioni ha posto il
limite di deducibilità relativamente agli importi per:
- l'acquisto di beni soggetti a imposta indicati nella dichiarazione della successione o di beni che, anteriormente all'apertura della successione, sono stati distrutti o perduti per causa non imputabile al defunto;
- l'estinzione di debiti tributari e di debiti risultanti da atti aventi data certa anteriore di almeno sei mesi all'apertura della successione;
- le spese di mantenimento e spese mediche e chirurgiche, comprese quelle per ricoveri, medicinali e protesi, sostenute dal defunto per sé e per i familiari a carico; le spese di mantenimento sono deducibili per un ammontare mensile di euro 516 per il defunto e di euro 258 per ogni familiare a carico, computando soltanto i mesi interi. Negli stessi limiti sono computati, per la determinazione del saldo dei conti correnti bancari, gli addebitamenti dipendenti da assegni emessi e da operazioni fatte negli ultimi sei mesi. Le disposizioni del presente comma non si applicano per i debiti contratti, le operazioni fatte e gli assegni emessi nell'esercizio di imprese o di arti e professioni.
Decreto legislativo del 18/09/2024 n. 139
Aliquote per il calcolo delle imposte di successione
Per calcolare le
imposte di successione, si applicano alla
base imponibile delle
aliquote differenziate in funzione del
grado di parentela tra il defunto e i beneficiari dell’eredità, ovvero:
- aliquota del 4% nel caso di successione ereditaria di coniuge, genitore, figlio o nipote (parenti in linea retta) e con una franchigia di 1.000.000 di euro;
- aliquota del 6% nel caso di successione ereditaria di:
- fratelli e sorelle con una franchigia di 100.000 euro;
- parenti fino al quarto grado come zii e cugini;
- affini in linea retta e affini in linea collaterale fino al terzo grado;
- aliquota dell'8% nel caso di successione ereditaria di altri beneficiari.
Per i beneficiari con handicap grave, è prevista una franchigia fiscale di 1.500.000 euro per erede.
Esempi di calcolo dell'imposta di successione
Parentela
|
Immobili (valore catastale)
|
Beni mobili (denaro)
|
Franchigia
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Imponibile
|
Aliquota
|
Imposta di successione
|
Coniuge, genitore, figlio o nipote
|
200.000 €
|
|
1.000.000 €
|
0 €
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4%
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Non dovuta
|
|
200. 000 €
|
0 €
|
Non dovuta
|
600.000 €
|
600.000 €
|
200.000 €
|
8.000 €
|
Fratelli e sorelle
|
100.000 €
|
|
100.000 €
|
0 €
|
6%
|
Non dovuta
|
|
100.000 €
|
0 €
|
Non dovuta
|
600.000 €
|
600.000 €
|
1.100.000 €
|
66.000 €
|
Zii e cugini
|
100.000 €
|
|
0 €
|
100.000 €
|
6%
|
6.000 €
|
|
100.000 €
|
100.000 €
|
6.000 €
|
200.000 €
|
200.000 €
|
200.000 €
|
12.000 €
|
Da sapere:
- è necessario tenere in considerazione che in caso di eredità di beni immobili e terreni, quali una casa, sono dovute l'imposta ipotecaria, catastale, di bollo e la tassa per i servizi ipotecari e catastali;
- il valore catastale degli immobili si calcola rivalutando del 5% la rendita catastale e moltiplicando il valore ottenuto per il coefficiente catastale proprio della categoria catastale dell'immobile. Tali dati sono ottenibili richiedendo una visura catastale.
Pagamento delle imposte di successione
A seguito delle novità 2025 introdotte dal D.Lgs. 139/2024 per le successioni aperte dal 01/01/2025 è necessario autoliquidare le imposte di successione dovute in sede di compilazione della dichiarazione.
Nel quadro EF è stata aggiunta la sezione V-bis Imposta di successione, nella quale è possibile indicare se il pagamento verrà effettuato contestualmente alla presentazione della dichiarazione di successione oppure successivamente, ma entro 90 giorni dal termine di presentazione della stessa.
Inoltre, se l'imposta dovuta è pari o superiore ad € 1.000 è possibile optare per il pagamento rateale, versando un acconto pari al 20% dell'imposta dovuta (entro gli stessi termini sopra indicati) ed il residuo in un massimo di 8 rate trimestrali per importi fino a € 20.000 oppure 12 rate trimestrali per importi oltre € 20.000.