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I prelievi fraudolenti e la responsabilità delle banche

I prelievi fraudolenti e la responsabilità delle banche

Autore: Avv. Alessandro Amato

La Corte di Cassazione ha recentemente emesso un'ordinanza (n. 23683 del 4/09/2024) di grande importanza, stabilendo che le banche sono responsabili dei prelievi fraudolenti effettuati senza il consenso del cliente tramite carta di credito o di debito, se non riescono a dimostrare che il cliente abbia agito con negligenza grave.

La decisione è stata presa dopo che una correntista aveva subìto, ben 15 anni fa, prelievi fraudolenti dal proprio conto corrente per una cifra di 5.725,00 euro. In particolare, si trattava di n. 23 operazioni compiute sia quando la donna era nel territorio italiano sia quando si trovava all’estero. A dire della correntista, gli addebiti erano da imputarsi "alla negligenza della banca" che non avrebbe adottato "cautele idonee a scongiurare operazioni illecite da parte di terzi". Aveva quindi intrapreso un’azione legale contro la banca per richiedere un risarcimento. La domanda però veniva rigettata dal Tribunale prima e poi dalla Corte di Appello.

La banca sosteneva che la cliente non aveva custodito correttamente la propria carta e il pin, e che quindi era responsabile dei prelievi. Tuttavia, la Corte di Cassazione ha respinto questa tesi ed ha affermato che la responsabilità principale spetta alla banca, che avrebbe dovuto adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei servizi di pagamento.

Con la pronuncia è stato stabilito che la banca deve dimostrare di aver attuato ogni misura utile contro i rischi e di aver adottato le cautele idonee a prevenire operazioni illecite da parte di terzi. Inoltre, la banca deve provare il fatto estintivo dell'altrui pretesa e non può omettere la verifica dell'adozione delle misure atte a garantire la sicurezza del servizio.

La Cassazione ha anche stabilito che la diligenza della banca copre operazioni che devono essere ricondotte nella sua sfera di controllo tecnico, sulla base di una valutazione di prevedibilità ed evitabilità. Pertanto, la banca deve fornire la prova della riconducibilità delle operazioni alla propria sfera di controllo e dimostrare la sopravvenienza di eventi che si collochino al di là dello sforzo diligente richiesto al debitore.

In sintesi, la Corte di Cassazione ha precisato che la banca per non essere responsabile dei prelievi fraudolenti effettuati senza il consenso del cliente deve dimostrare di aver adottato tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei servizi di pagamento. Se la banca non fornisce tale dimostrazione, il cliente ha diritto al rimborso delle somme prelevate in modo fraudolento.

Il cliente è tenuto a provare la fonte del proprio diritto e il termine di scadenza, la banca deve provare il fatto estintivo dell'altrui pretesa e non può omettere la verifica dell'adozione delle misure atte a garantire la sicurezza del servizio. Pertanto, la banca deve dimostrare la sopravvenienza di eventi che si collochino al di là dello sforzo diligente richiesto al debitore.

Le banche devono quindi adottare standard più alti di sicurezza e controllo per prevenire i prelievi fraudolenti.

È importante che i clienti siano consapevoli dei propri diritti e delle proprie responsabilità in caso di prelievi fraudolenti. Ecco alcuni consigli per prevenire prelievi fraudolenti:

  • custodire correttamente la carta e non annotare il pin su supporti custoditi insieme alla carta;
  • prestare attenzione agli estratti conto;
  • attivare gli "alert" per ricevere avviso delle operazioni compiute con la carta;
  • comunicare tempestivamente eventuali prelievi non autorizzati, richiedere il blocco della carta e aprire una contestazione presso la banca.

In conclusione, la sentenza della Corte di Cassazione rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei diritti dei clienti bancari e nella prevenzione dei prelievi fraudolenti. Le banche devono ora assumersi la responsabilità di garantire la sicurezza dei servizi di pagamento e di adottare misure adeguate per prevenire le operazioni illecite. I clienti, a loro volta, devono essere consapevoli dei propri diritti e delle proprie responsabilità e adottare comportamenti prudenti per proteggere le proprie informazioni finanziarie. La collaborazione tra banche e clienti è fondamentale per prevenire i prelievi fraudolenti e per garantire la sicurezza dei servizi di pagamento. Con la conoscenza dei propri diritti e l’adozione di misure di sicurezza adeguate, i clienti possono ridurre il rischio di subire prelievi fraudolenti e godere di una maggiore tranquillità finanziaria.

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