Autore: Avv. Fabrizio Testa
Il Ministero della Giustizia ha recentemente rinnovato il Portale dei Servizi Telematici, raggiungibile al
consueto link, rendendolo graficamente più moderno e fruibile.
Limitate, peraltro, le novità, al di là del
maquillage grafico e della speranza di maggiore stabilità:
- è finalmente di nuovo utilizzabile la “Consultazione pubblica dei registri”, quella anonima senza accesso riservato con chiavetta o SPID che da tempo era disponibile solo più dall’app “Giustizia Civile” per dispositivi mobili;
- sia per quella consultazione sia per i Pagamenti telematici pagoPA, è stato introdotto il meccanismo del captcha, il fastidioso inserimento di numeri e lettere generati casualmente per procedere, che negli intenti dovrebbe rendere più sicuro l’utilizzo dei servizi, riducendo i rischi di accessi indebiti automatici o di spam.
Di maggiore portata innovativa, anche se per ora solo abbozzato, è il nuovo Tribunale Online raggiungibile al
link, di cui il Ministero ha dato notizia qualche giorno fa.
Si tratta di un portale, accessibile con SPID e fruibile da qualsiasi dispositivo anche mobile, che consentirà al cittadino di presentare domande
online, attraverso una compilazione guidata, e di controllare lo stato di avanzamento dei procedimenti.
Il Tribunale Online attualmente prevede un’area pubblica con informazioni generali e modulistica, ma presto consentirà - nei Tribunali pilota di Catania, Catanzaro, Marsala e Napoli Nord - di accedere ad un’area riservata per usufruire di servizi della volontaria giurisdizione, senza l'obbligo di assistenza di un Avvocato. Il primo sarà l’amministrazione di sostegno, per la quale la piattaforma consentirà di presentare la domanda
online, di generare e scaricare l’avviso di pagamento della marca da bollo che potrà essere pagato con le consuete modalità, di effettuare depositi integrativi (per es., documenti richiesti dalla Cancelleria, ricevuta del pagamento della marca da bollo ma anche, in prospettiva, i rendiconti e le relazioni dell’amministratore di sostegno) e di ricevere comunicazioni dall’ufficio giudiziario.
Conclusa la sperimentazione, l’iniziativa sarà progressivamente estesa a tutti i Tribunali italiani.