Struttura e contenuti del VSME
Il principio VSME vuole essere quello di poter rappresentare le stesse informative presenti negli ESRS rispettando le dimensioni delle PMI e la loro possibilità di reperimento dei dati da dover rendicontare. Infatti, lo standard è diviso in introduzione, informazioni ambientali, informazioni social e informazioni governance. Le informazioni richieste sono quelle più significative all'interno dei ESRS su cui da sempre vi è una maggiore attenzione come il consumo energetico, le emissioni di gas serra, il consumo idrico, i rifiuti, la diversità di genere, la retribuzione dei dipendenti e la loro sicurezza.
Componenti principali dello standard
Lo standard è composto in due moduli: il primo è definito Basic e riguarda tutte quelle informazioni che la società deve divulgare considerando una propria analisi delle politiche, obiettivi e azioni che porta avanti nelle varie tematiche. Il secondo modulo invece è il Comprehensive e riguarda le informative che si vanno a integrare con quanto dichiarato nel Basic Module e sono informative spesso specifiche per gli istituti di credito, i business partner e per i potenziali investitori.
Modelli e framework di riferimento
Il principio fa riferimento alla normativa comunitaria in materia come la CSRD, la tassonomia e la SFRD. Inoltre, come già anticipato, il principio ha preso spunto dalla struttura e modalità di divulgazione dai principi ESRS soprattutto per avere, a livello europeo, una linea comune di informazioni da dover rendicontare.
VSME: lo standard per le PMI fuori dagli obblighi della CSRD
Allo stato attuale della CSRD e del D.lgs. 125/2024, il principio può essere utilizzato per quelle società che al momento non hanno l'obbligo di rendicontazione, ovvero per quelle PMI:
- che non sono quotate su mercato regolamentati;
- che non superano nell'esercizio di rendicontazione due dei seguenti parametri:
- totale attivo patrimoniale: € 25 milioni;
- totale delle vendite e delle prestazioni: € 50 milioni;
- numero medio dei dipendenti: 250.
Normative internazionali e conformità
Come già riportato, il principio, benchè faccia riferimento a quelle imprese fuori dal perimetro di applicazione della CSRD, è compliance alle norme europee attualmente in vigore e divulga le stesse informative presenti nei principi ESRS.
Certificazioni ed enti regolatori
L'EFRAG ha presentato il seguente principio alla Commissione Europea al fine di adottarlo per tutto l'Unione, attraverso un atto delegato, come principio di riferimento per tutte le PMI volontarie al pari dei principi ESRS per le grandi imprese.
Uno standard flessibile per tutti i settori economici
Il principio è stato redatto per tenere in considerazione la moltitudine di PMI attive nei diversi settori e, pertanto, esso può essere utilizzato da qualsiasi azienda europea.
Uso dello standard in ambito industriale
In considerazione ad un'impresa manifatturiera, l'applicazione del principio dovrà concentrarsi maggiormente sulle informative ambientali (sia Basic che Comprehensive) come il consumo energetico, le emissioni di CO2, i prodotti inquinanti utilizzati, i consumi idrici, l'utilizzo del suolo e lo smaltimento dei rifiuti. In queste imprese, infatti, i temi più rilevanti riguardano gli impatti ambientali che la PMI genera rispetto alle informazioni social più contenute.
Applicazioni nel settore IT e software
Nel seguente caso i lavoratori propri assumono un ruolo significativo nella creazione e fruizione del servizio; pertanto, la rendicontazione di sostenibilità verterà maggiormente sulla distribuzione di genere, le tipologie di contratti di lavoro, la velocità di cambio dei dipendenti (definito dal turnover ratio) e la remunerazione, nonchè il rispetto dei diritti umani con annessa un'analisi degli episodi nel quale vi siano state delle violazioni in materia. Le informazioni ambientali avranno un peso inferiore in quanto spesso riguardano l'utilizzo di energia elettrica, del riscaldamento e dell'acqua sanitaria.
Benefici per il commercio e la logistica
L'attenzione viene invece qui posta in egual misura sia sull'ambiente sia sui social in quanto entrambi i topic sono cruciali per l'attività d'impresa.
In merito all'ambiente, l'importanza sarà data sulle emissioni di CO2 dovuta soprattutto ai trasporti delle merci da fornitori e verso i clienti; mentre i consumi energetici saranno rilegati alle infrastrutture (poli logistici, immobili adibiti al commercio all'ingrosso e al dettaglio). I consumi idrici, gli inquinanti e i rifiuti avranno invece una posizione residuale.
Sul lato social, invece, una maggiore attenzione sarà posta al turnover dei dipendenti, alla sicurezza dei luoghi di lavoro e agli incidenti connessi ad essa.
Strumenti e supporti per applicare il VSME in modo efficace
Il VSME può essere utilizzato come strumento di introduzione delle tematiche ESG all'interno dell'impresa partendo soprattutto dal paragrafo “B2 – Pratiche, politiche e future iniziative per una transizione verso un'economia più sostenibile”. In questa sezione vengono proposti varie tematiche (che riprendono i 10 principi topic dell'ESRS) sul quale la società può indicare se al momento attuale vi siano delle iniziative in atto oppure se ha in programma di implementarle in futuro. Questo primo step può esser utilissimo per poter analizzare la propria realtà aziendale e individuare su quali aree vi può essere un margine di miglioramento immediato senza sforzi economici significativi. In questo paragrafo il principio indica che si possono utilizzare i temi individuati dai Principi ESRS riportati nell'ESRS E1 all'Appendice A, punto AR16 (gli stessi temi sono riportati anche nell'Appendice B del VSME) per fare un'analisi più approfondita.
Fatto ciò, con l'aiuto delle Guidance di entrambi i moduli, si possono analizzare quali strategie ed operatività si possono introdurre nei propri processi aziendali per rendicontare le informazioni allo stato attuale (che formeranno i valori individuati come Baseline, ovvero quei valori presi di riferimento per l'inizio della transizione sostenibile), per così individuare quali obiettivi ESG si possono fissare e i relativi valori target.
Strumenti e software utili per l’adozione
Essendo una materia vasta che tratta vari temi, può esser utile essere seguiti da un professionista che conosca le questioni di sostenibilità, in particolare il principio VSME e quanto ad esso collegato (normativa e Implemetation guidance di EFRAG), al fine di poter minimizzare la possibilità di commettere errori e velocizzare i tempi di analisi, calcolo e individuazione degli obiettivi.
Inoltre, per poter rendere il lavoro affidabile, preciso e duraturo nel tempo, lo strumento utile è Bilancio di sostenibilità e Relazione sulla gestione elaborato da OPEN Dot Com nel quale è possibile redigere il bilancio di sostenibilità secondo i principi ESRS, effettuare l'analisi di doppia materialità secondo quanto previsto dall'ESRS 1 e dall'IG1 Materiality Assestment, calcolare con facilità i KPI principali della sostenibilità.
OPEN Dot Com è membro ufficiale della famiglia Friends of EFRAG.
Supporta la Commissione Europea nello sviluppo dei nuovi principi ESRS e VSME e contribuisce alla definizione delle direttive sulla rendicontazione di sostenibilità.