Il controllo di qualità nella revisione legale si articola in diverse fasi, ciascuna finalizzata a garantire che l'incarico sia svolto in conformità agli standard professionali e normativi.
Accettazione dell'incarico e pianificazione
L'ISQC Italia 1 richiede che il soggetto abilitato alla revisione acquisisca le informazioni considerate necessarie nelle circostanze prima di:
- accettare un incarico con un nuovo cliente;
- decidere se mantenere un incarico già in essere;
- accettare un nuovo incarico con un cliente già acquisito.
Il revisore deve effettuare, quindi, una valutazione preliminare del cliente, analizzando la sua integrità, la conformità normativa e la presenza di eventuali rischi che potrebbero compromettere l'indipendenza o la qualità della revisione. Il soggetto abilitato alla revisione deve valutare, inoltre, la sua capacità a svolgere l'incarico in conformità ai principi professionali e alle disposizioni di legge e regolamentari applicabili e stabilire se il team di revisione abbia le competenze per svolgere l'incarico e le capacità necessarie, inclusa la disponibilità di tempo e risorse.
Una volta accettato l'incarico, il revisore procede con la pianificazione delle attività, affinché l'approccio di revisione possa essere svolto in modo efficace (in conformità con i principi di revisione internazionali) ed efficiente per ridurre il rischio di revisione ad un livello accettabile.
Molteplici i vantaggi di un'adeguata pianificazione:
- concentrare l'attenzione sulle aree critiche e significative di bilancio;
- focalizzare i rischi di errori significativi del bilancio;
- organizzare e gestire lo svolgimento di procedure di revisione per l'ottenimento di elementi probativi sufficienti e appropriati;
- supportare la scelta dei membri del team di revisione in modo che abbiano le competenze e le capacità per fronteggiare i rischi attesi;
- facilitare le attività di direzione, supervisione, coordinamento dei membri del team e il riesame del loro lavoro.
Il revisore procede poi nella formulazione della strategia generale di revisione e nella predisposizione del piano dettagliato della revisione che prevede l'identificazione delle aree di rischio, la selezione delle procedure di controllo più adeguate e l'assegnazione delle responsabilità all'interno del team di revisione.
Valutazione del rischio e procedure di audit
Gli obiettivi generali del revisore indipendente, come definiti dal principio di revisione internazionale ISA Italia 200, sono quelli di acquisire una ragionevole sicurezza che il bilancio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali ed emettere una relazione che contenga il giudizio sul bilancio.
Per il raggiungimento di tali obiettivi è fondamentale la determinazione del rischio di revisione che consiste nel rischio che il revisore esprima un giudizio inappropriato in presenza di un bilancio significativamente errato.
Una valutazione dei rischi efficace non può prescindere da alcuni aspetti fondamentali, primo fra tutti l'utilizzo del necessario scetticismo professionale nei confronti dei rischi di frode; soprattutto per quanto attiene alla considerazione delle diverse motivazioni che potrebbero indurre il redattore del bilancio ad apportare alterazioni volontarie alla rappresentazione veritiera e corretta richiesta dal Codice Civile.
L'obiettivo del revisore è identificare e valutare i rischi di errori significativi a livello di bilancio e di asserzioni, per definire e mettere in atto adeguate risposte di revisione.
Per identificare i rischi di errori significativi a livello di bilancio, il revisore deve acquisire la comprensione:
- dell'impresa e del contesto in cui opera;
- del quadro normativo sull'informazione finanziaria applicabile;
- del sistema di controllo interno dell'impresa cliente.
Il rischio declinato a livello di asserzioni richiede una valutazione separata delle sue due componenti: rischio intrinseco e rischio di controllo.
Il revisore, dopo aver attentamente valutato il rischio di revisione nelle sue diverse componenti, dovrà poi stabilire quali procedure di revisione e attività siano necessarie per ridurre il rischio di errori significativi ad un livello accettabilmente basso.
Sulla base di questa valutazione, viene definita la natura, la tempistica e l'estensione delle procedure di revisione, che includono test di conformità e test di sostanza per verificare l'accuratezza delle informazioni finanziarie. Le procedure possono prevedere ispezioni documentali, analisi comparative, interviste ai responsabili aziendali e verifiche dettagliate su specifiche voci di bilancio, come ad esempio l'attivo immobilizzato o il magazzino.
Il revisore documenta le risposte ai rischi identificati e valutati di errori significativi in due documenti: la strategia generale di revisione e il piano di revisione.
Esecuzione della revisione e raccolta delle evidenze
Lo svolgimento dell'attività di revisione contabile del bilancio è caratterizzato dalla ricerca e dall'acquisizione di elementi probativi sufficienti ed appropriati a sostegno del proprio giudizio sul bilancio.
Durante questa fase, vengono eseguite verifiche dettagliate su operazioni contabili, analisi di documenti finanziari, test sui controlli interni e procedure di conferma con terze parti. La qualità delle evidenze raccolte è essenziale per garantire che le conclusioni del revisore siano fondate su dati oggettivi e attendibili.
Documentazione e report finale
Per mantenere elevati standard di qualità, è fondamentale documentare in modo chiaro e completo ogni fase del lavoro svolto, assicurando la tracciabilità e la verificabilità delle analisi condotte.
La documentazione serve a garantire che il lavoro sia stato condotto secondo gli standard professionali, che le evidenze supportino le conclusioni finali e che tutte le eventuali problematiche siano state adeguatamente trattate.
Completata la fase di risposta al rischio, il revisore passa alla fase conclusiva nella quale viene svolta una serie di attività prodromiche alla formulazione del giudizio sul bilancio. Esercitando il proprio giudizio professionale, il revisore valuta gli elementi probativi acquisiti e determina se essi siano sufficienti ed appropriati per trarre ragionevoli conclusioni.
Prima dell'emissione del giudizio sul bilancio, il revisore, secondo il disposto dell'ISA Italia 230, predispone un
memorandum conclusivo nel quale sono sintetizzati:
- gli aspetti significativi identificati nel corso della revisione, inclusi gli errori non corretti;
- come sono stati gesti gli errori riscontrati;
- le conclusioni raggiunte in merito agli aspetti salienti;
- le decisioni rilevanti assunte.
Il memorandum, oltre ad agevolare il riesame del lavoro ed eventuali ispezioni di controllo della qualità, permette al revisore di valutare se sono stati considerati tutti gli aspetti significativi, se il riesame della strategia di revisione è stato portato a termine in modo corretto e se tutti gli obiettivi della revisione sono stati raggiunti. Nel documento vengono, infine, sintetizzati i risultati rilevanti cui è pervenuto per poter esprimere appropriatamente il giudizio di revisione.
La relazione di revisione rappresenta l'output finale del processo di revisione.