Anche sotto il profilo della continuità aziendale, le poste dell'attivo patrimoniale sono molto importanti e consumano molta attenzione e studio da parte del revisore dei conti. In particolare, le poste dell’attivo costituiscono gli impieghi definiti dagli amministratori su cui si forma il bilancio d’esercizio o il bilancio consolidato.
Il revisore deve valutare principalmente le asserzioni dell’esistenza (tramite la procedura di inventario e di conferma esterna), della valutazione (determinando l’eventuale inesigibilità tramite la stima dei fondi ammortamento e fondi svalutazione partecipazioni, magazzino, crediti e altri crediti), la competenza la corretta classificazione e rappresentazione nell’informativa di bilancio. Su queste aree il revisore deve investire parte delle ore pianificate di revisione, correlate alla valutazione del rischio.
Il processo e le attività di verifica
Gli
impieghi possono essere:
- investimenti nel capitale fisso di lungo periodo quali Immobilizzazioni immateriali, materiali e partecipazioni finanziarie;
- investimenti nel circolante di breve periodo quali rimanenze finali di magazzino, crediti verso clienti e verso altri soggetti e disponibilità liquide o investimenti in titoli.
Dagli impieghi scaturisce la conformazione e composizione dello stato patrimoniale passivo e del conto economico.
Tra le asserzioni applicate, la valutazione rappresenta l’elemento significativo per verificare il corretto valore attribuito alle poste dell’attivo patrimoniale. Le attività sono esposte in bilancio per un importo appropriato ed ogni rettifica di valutazione o di classificazione è stata registrata correttamente.
Che cosa c'è di interessante nella voce dei crediti verso clienti ai fini della revisione legale?
Nell’ambito del processo di revisione, la verifica della voce dei Crediti
verso Clienti è molto complessa e si compone di numerose attività.
Dall’analisi di conformità del ciclo vendite scaturisce la conformazione
dei crediti verso clienti e della voce dei ricavi. I test del revisore sono
volti a verificare la configurazione dei punti di controlli manuali ed
automatici per individuare se può fare affidamento sulle procedure di
controllo interno. I risultati di questa attività consentono al revisore di
evidenziare dove si annida il rischio di revisione sulla voce Crediti verso
Clienti e di poter mettere in atto una specifica strategia di revisione
sulla base dei rischi evidenziati e definire l’ampiezza dei test di
validità che effettuerà in sede di final audit.
Un’altra attività di revisione critica sulla voce Crediti verso Clienti è
rappresentata dall’analisi dello scadenziario clienti (comprensivo di
ricevute bancarie) sul quale il revisore deve esprimersi unitamente
all’amministrazione sull’adeguatezza del fondo svalutazione crediti e
comprendere le criticità sul portafoglio crediti relativamente agli
insoluti e alla irrecuperabilità del credito anche attraverso la verifica
degli incassi successivi alla data di riferimento del bilancio.
Nell’analisi della valutazione dell’asserzione dell’esistenza è molto
importante ottenere la lettera di conferma esterna ai sensi del principio
di revisione internazionale ISA Italia n. 505 da parte del legale che segue
il recupero crediti al fine di poter ponderare, insieme agli
amministratori, una valutazione congrua e coerente del fondo svalutazione
crediti.
Infine, è bene specificare che ogni voce di bilancio, ed in particolare la
voce Crediti verso Clienti, deve essere valutata nel contesto in cui opera
la società che si sta revisionando e, proprio in virtù delle specificità e
caratteristiche che ogni azienda esprime, occorre determinare una strategia
di revisione personalizzata e “customizzata” per singole voci di bilancio e
per azienda.
Questo determina che per la voce Crediti verso Clienti o qualsiasi altra voce di bilancio dovrà essere verificata attraverso un processo di revisione ogni volta diverso rispetto al contesto in cui opera l’azienda. Questo significa che ci sono differenti revisioni per ciascuna voce di bilancio.
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