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Revisione legale: cos’è e come funziona

L'attività del revisore legale nell'ambito della revisione dei conti

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Cosa si intende per revisione legale? È un’attività di controllo finalizzata a verificare la correttezza del bilancio di un’impresa. Si tratta di un processo regolamentato che comporta una serie di procedure sistematiche, svolte da un professionista abilitato – il revisore legale– con l’obiettivo di esprimere un giudizio indipendente sulla veridicità e la conformità delle scritture contabili e del bilancio d’esercizio e consolidato, quando redatto.

La revisione non si limita a un controllo formale: comprende l’analisi dei rischi aziendali, la valutazione del sistema di controllo interno, l’esecuzione di test su documentazione contabile e, infine, la redazione di una relazione del revisore. Essa rappresenta una garanzia di trasparenza e affidabilità per soci, banche, investitori e stakeholder in generale.

Quando è obbligatoria

La revisione legale dei conti è obbligatoria per le società di capitali che superano almeno due dei seguenti tre limiti per due esercizi consecutivi:
  • totale dell’attivo patrimoniale: 4.000.000 euro
  • ricavi delle vendite e delle prestazioni: 4.000.000 euro
  • dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 20 unità
Tra le società che rientrano in queste soglie, sono soggette all’obbligo di revisione anche:
  • le società quotate o che emettono strumenti finanziari diffusi tra il pubblico;
  • gli enti di interesse pubblico;
  • le cooperative sociali e le società partecipate da enti pubblici.

In altri casi, come nelle start-up innovative o in alcune società a responsabilità limitata, la revisione può essere prevista dallo statuto o richiesta volontariamente, ad esempio per motivi di trasparenza o affidabilità verso i terzi.

Chi può esercitarla

L’attività di revisione può essere esercitata da:
  • revisori legali persone fisiche, iscritti nel Registro dei Revisori Legali tenuto dal MEF;
  • società di revisione, anch’esse iscritte al registro, che impiegano professionisti qualificati;
  • i revisori e le società di revisione che hanno incarichi in enti di interesse pubblico o in enti sottoposti a regime intermedio sono assoggettati alla vigilanza della CONSOB.
Per accedere alla professione è necessario:
  1. avere una laurea in discipline economiche o giuridiche;
  2. svolgere un tirocinio triennale presso un revisore legale iscritto;
  3. superare l’esame di idoneità professionale organizzato dal Ministero.

I revisori sono tenuti a rispettare un codice deontologico, ad aggiornarsi tramite formazione continua e a seguire i principi di revisione interazioni riconosciuti a livello nazionale, gli ISA Italia.

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"Procedure sindaci e revisori (PSR)" è il software online (disponibile a partire da 105,00 €) che permette di svolgere la revisione legale e l’attività di vigilanza del collegio sindacale in modo personalizzato e completo ed è un aiuto indispensabile durante le verifiche periodiche e i controlli sul bilancio.

Normativa di riferimento

La disciplina della revisione legale trova fondamento nel:
  • Decreto Legislativo 39/2010, che recepisce la Direttiva europea 2006/43/CE, regolando il Registro dei revisori legali, le modalità di vigilanza e i requisiti per l’esercizio della professione.
  • Codice Civile, in particolare negli articoli relativi al controllo del bilancio (artt. 2409-bis e seguenti), dove vengono delineati i ruoli e le responsabilità del revisore.

Il D.Lgs. 39/2010 definisce inoltre i criteri per l’indipendenza del revisore, i principi applicabili alla revisione legale, il controllo sulla qualità e le sanzioni in caso di inadempienze o negligenze.

Completano il quadro normativo:
  • i principi di revisione ISA Italia, adottati con provvedimenti dal MEF;
  • le linee guida del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC);
  • le disposizioni CONSOB, per le società quotate.

Il video illustra il contenuto e il funzionamento della parte dedicata ai controlli del revisore legale all'interno del software "Procedure Sindaci e Revisori".

Fasi del processo di revisione

Il processo di revisione legale si articola in diverse fasi strutturate, ognuna delle quali segue i principi internazionali di revisione (ISA Italia) e risponde ai criteri di pianificazione, esecuzione e documentazione definiti dalla normativa vigente.

1. Accettazione dell’incarico

Prima di iniziare, il revisore valuta la propria indipendenza e verifica l’assenza di incompatibilità. Viene formalizzato un incarico di revisione che definisce durata, compenso e obiettivi.

2. Pianificazione

Il revisore elabora una strategia di revisione in base alla conoscenza dell’impresa, dei suoi rischi e del sistema di controllo interno. In questa fase si individuano le aree significative del bilancio da esaminare con maggiore attenzione.

3. Esecuzione delle verifiche

Si svolgono le attività di controllo:
  • analisi documentale (fatture, libri contabili, registri IVA, ecc.);
  • test di conformità e di validità delle scritture;
  • conferme esterne (banche, clienti, fornitori);
  • inventari fisici, se previsti.

4. Valutazione delle evidenze

Le informazioni raccolte vengono valutate in base al rischio di revisione e al grado di attendibilità delle prove. Il revisore forma il proprio giudizio, che sarà espresso nel documento finale.

5. Redazione della relazione

Il revisore emette una relazione con giudizio, che può essere:
  • senza modifica, se il bilancio è conforme;
  • con rilievi, in caso di irregolarità minori;
  • negativo nei casi di errori pervasivi;
  • con impossibilità di esprimere un giudizio.

In tutte le relazioni è possibile inserire dei richiami di informativa.

Responsabilità e sanzioni

L’attività di revisione comporta rilevanti responsabilità civili, penali e disciplinari.

Responsabilità civile

Il revisore risponde, insieme agli amministratori, dei danni causati dall’inadempimento del proprio dovere nei confronti della società, dei suoi soci e dei terzi. L’art. 15 del D.Lgs. 39/2010 stabilisce che la responsabilità si estende all’intero periodo dell’incarico e ai successivi cinque anni.

Responsabilità penale

In presenza di comportamenti fraudolenti, falsità o concorso in reati societari, il revisore può concorrere in tali illeciti, come:
  • false comunicazioni sociali (art. 2621 c.c. e ss.);
  • dichiarazioni false o ingannevoli.

Sanzioni disciplinari

Il MEF esercita la vigilanza sul Registro dei Revisori e può disporre:
  • avvertimento;
  • censura;
  • sanzione amministrativa;
  • sospensione;
  • revoca;
  • cancellazione dal registro.

Il rispetto dei principi di revisione e l’assolvimento dell’obbligo formativo sono essenziali per preservare l’integrità della professione e tutelare l’interesse pubblico.

Quali sono i principali errori da evitare nella revisione legale?

Inadeguata pianificazione della revisione: una pianificazione superficiale o incompleta dei rischi può portare a trascurare aree critiche del bilancio o del sistema di controllo interno. Una buona pianificazione è essenziale per identificare e gestire i rischi in modo efficace.
Non identificare correttamente i rischi: la revisione deve concentrarsi sui rischi significativi, e un errore comune è non riuscire a identificare adeguatamente i rischi legati a frodi, errori materiali o inefficienze nei controlli interni.
Campionamento inadeguato o errato: l’utilizzo di campioni non rappresentativi o di dimensioni insufficienti può compromettere la validità delle conclusioni tratte dall’audit, aumentando il rischio di errori non rilevati.
Sottovalutazione delle evidenze raccolte: ignorare o sottovalutare le evidenze raccolte durante l’audit può portare a conclusioni errate. È fondamentale raccogliere e analizzare prove sufficienti e appropriate per supportare ogni giudizio espresso.
Non documentare adeguatamente il lavoro svolto: la mancanza di una documentazione chiara e completa è un errore critico che potrebbe mettere a rischio la difendibilità del processo di revisione, soprattutto in caso di contestazioni future.
Mancato aggiornamento rispetto alle normative: le normative contabili e di revisione sono in continuo aggiornamento, e non tenersi al passo con le modifiche può portare ad applicazioni errate o obsolete degli standard.

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Obiettivo:
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Domande frequenti

Qual è la differenza tra revisore legale e sindaco? Il revisore legale svolge esclusivamente l’attività di revisione contabile, mentre il sindaco ha funzioni di vigilanza. I due ruoli possono essere affidati alla stessa persona/organo, oppure a soggetti differenti.
Quando una SRL è obbligata alla revisione? Quando per due esercizi consecutivi supera almeno due dei tre limiti previsti (attivo > 4 mln, ricavi > 4 mln, dipendenti > 20). L’obbligo scatta con l’approvazione del bilancio del secondo esercizio.
Chi può essere nominato revisore? Solo soggetti iscritti nel Registro dei Revisori Legali: persone fisiche o società di revisione. L’incarico non può essere attribuito a chi ha rapporti di dipendenza o conflitto d’interesse con la società.
Qual è la durata dell’incarico? L’incarico ha durata triennale e può essere rinnovato. Il revisore resta in carica fino all’approvazione del bilancio del terzo esercizio.
Quali sono le responsabilità del revisore? Il revisore risponde civilmente, penalmente e disciplinarmente per eventuali errori, omissioni o condotte non conformi alla normativa e ai principi.
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