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730 - Figli a carico

Possono essere considerati fiscalmente a carico i figli:
  • di età non superiore ai 24 anni;
  • che hanno posseduto un reddito uguale o inferiore a € 4.000,00, al lordo degli oneri deducibili.
Resta fermo il limite di € 2.840,51 per figli con età superiore ai 24 anni, il coniuge e gli altri familiari a carico.

In quali casi devo compilare la casella "Numero figli in affido preadottivo a carico del contribuente"?

Nel modello 730 la casella “Numero figli in affido preadottivo a carico del contribuente” va compilata nel caso in cui vi siano dei figli (indicati con il codice F o D nel prospetto dei familiari a carico) per i quali, in fase di preadozione, non si voglia indicare il codice fiscale al fine di salvaguardare la riservatezza delle informazioni ad essi relative.

È obbligatorio inserire il figlio a carico al 100% sul genitore con il reddito più elevato?

No, non è obbligatorio. Ai sensi della lettera c del comma 1 dell'articolo 12 del Tuir la detrazione nel modello 730 è ripartita nella misura del 50% tra i genitori non legalmente ed effettivamente separati ovvero, previo accordo tra gli stessi, spetta al genitore che possiede un reddito complessivo di ammontare più elevato.

Un contribuente ha tre figli, il primo non è più a carico in quanto ha un reddito superiore ai 2.840,51 euro. Posso indicare il secondo figlio con codice F1 nel quadro dei familiari a carico?

La risposta è affermativa; il codice F1 va utilizzato per il figlio più vecchio tra quelli fiscalmente a carico. In questo caso il secondo figlio sarà indicato con F1.

In caso di genitori conviventi non coniugati, la percentuale di detrazione per figli a carico come deve essere ripartita?

Ai sensi dell'articolo 12 del DPR n. 917/86 (Tuir) in caso di genitori non coniugati occorre distinguere due casi:
  • in caso di affidamento del figlio ad un solo genitore la detrazione 730 spetta interamente al genitore affidatario, a meno che un diverso accordo ripartisca la detrazione nella misura del 50% o la attribuisca interamente al genitore che ha il reddito più elevato;
  • in caso di affidamento congiunto o in mancanza di provvedimento di affidamento la detrazione 730 è ripartita al 50% tra i genitori, oppure se i genitori sono in accordo tra loro, l'intera detrazione spetta a quello dei due con il reddito più elevato. Si ricorda che la detrazione spetta solo se il figlio ha 21 anni o più.

Un contribuente ha omesso di indicare nel modello 730 dell'anno precedente il codice fiscale dei figli nel quadro dei familiari a carico. I figli non sono a suo carico, ma a carico del coniuge. La situazione come può essere sanata? Il dato va comunque indicato in dichiarazione anche se i figli non sono a carico del contribuente?

La situazione può essere sanata con la presentazione del Modello Redditi integrativo. Si conferma che il codice fiscale dei figli a carico va comunque inserito anche se la percentuale di detrazione 730 è pari a zero.

Quali sono le condizioni per attribuire al primo figlio la detrazione del coniuge in mancanza di quest'ultimo? La detrazione al figlio spetta anche nel caso di coniugi divorziati o separati?

Ai sensi dell'articolo 12 del Tuir si ha diritto per il primo figlio alla detrazione 730 prevista per il coniuge a carico quando l’altro genitore è deceduto o non ha riconosciuto il figlio oppure per i figli adottivi, affidati o affiliati del solo contribuente se non si è risposato o se risposato si è legalmente ed effettivamente separato. La detrazione spetta in ogni caso solo per il primo figlio che abbia compiuto i 21 anni o più.

Per un bambino nato il primo mese dell'anno nella dichiarazione 730 al genitore spetta la detrazione per 12 o 11 mesi?

Nella compilazione dei mesi a carico nel quadro "Coniuge e familiari a carico" i periodi inferiori al mese sono comunque considerati mese intero. Dal 2022, in conseguenza dell’entrata in vigore dell’assegno unico, l’articolo 10, comma 4, del decreto legislativo 29 dicembre 2021, n. 230 modifica l’articolo 12 del TUIR cessano di avere efficacia le detrazioni fiscali per figli a carico minori di 21 anni.
Pertanto il rigo relativo al figlio a carico andrà compilato indicando i seguenti dati:
  • Col. 5 mesi a carico = 12;
  • Col. 7 percentuale= indicare la percentuale di detrazione spettante.

Un contribuente ha un figlio a carico minore di 3 anni, nella compilazione del quadro familiari a carico del Modello 730 quanti mesi devono essere indicati nella casella qualora il bambino sia nato a metà novembre?

In conseguenza dell’entrata in vigore dell’assegno unico, l’articolo 10, comma 4, del decreto legislativo 29 dicembre 2021, n. 230 modifica l’articolo 12 del TUIR, contenente la disciplina delle detrazioni per carichi di famiglia, non dovrà più indicare il numero di mesi a carico per il minore di 3 anni e di conseguenza è stata eliminata la colonna "Minore di 3 anni" nella compilazione .
Pertanto il rigo andrà compilato indicando i seguenti dati:
  • Col. 5 mesi a carico = 12;
  • Col. 7 percentuale = indicare la percentuale di detrazione spettante.

Un contribuente extracomunitario residente in Italia ha un figlio a carico residente nel Paese d'origine senza codice fiscale italiano. Nel Modello 730 può usufruire della detrazione per figlio a carico?

Per beneficiare della detrazione nel Modello 730 è necessario indicare il codice fiscale dei familiari a carico.
Pertanto i contribuenti extracomunitari residenti in Italia che vogliano fruire di detta detrazione devono, in ogni caso, chiedere l'attribuzione del codice fiscale dei familiari agli Uffici locali dell'Agenzia delle Entrate.
I dati per l'attribuzione del codice vengono rilevati dall'Ufficio, nel caso in cui i familiari risiedano in Italia, dal passaporto o dal permesso di soggiorno; se, invece, risiedono all'estero, da un'attestazione del consolato straniero (Circolare Ministeriale n. 55/E del 14 giugno 2001).
Inoltre i cittadini extracomunitari che richiedono le detrazioni per familiari a carico devono essere in possesso di una documentazione attestante lo status di familiare che può essere alternativamente formata da:

  • documentazione originale rilasciata dall’autorità consolare del Paese d’origine, tradotta in lingua italiana e asseverata da parte del prefetto competente per territorio;
  • documentazione con apposizione dell’apostille, per le persone provenienti dai Paesi che hanno sottoscritto la Convenzione dell’Aja del 5 ottobre 1961;
  • documentazione validamente formata nel Paese d’origine, in base alla normativa di quella nazione, tradotta in italiano e certificata come conforme all’originale dal Consolato italiano nel paese di origine.
In ogni caso la detrazione per figli a carico spetta solo per i figli con 21 anni o più.

Ho il caso di un cliente che ha un figlio a carico, il figlio ha 3 anni ed è sempre stato indicato nella dichiarazione con nome e cognome. A settembre il figlio ha acquisito anche il cognome della madre, pertanto, ha ottenuto di conseguenza anche un nuovo codice fiscale. Nella sezione dei famigliari a carico, è giusto che vada ad inserire i dati nuovi del figlio cancellando i dati vecchi o vanno indicati i due periodi (ante settembre e post settembre)? La variazione come da atto della prefettura è arrivata a settembre

Occorre indicare l’ultimo codice fiscale rilasciato dall’Agenzia entrate.

In presenza di più figli è possibile ripartire la detrazione al genitore con il reddito più elevato al 100% solo per alcuni di essi?

L’attribuzione di detrazione per figli a carico (la detrazione spetta per i figli con 21 o più anni), al genitore con reddito più elevato, in presenza di più figli, deve interessare necessariamente tutti i figli dei medesimi genitori. Solo in presenza di figli nati non dai medesimi genitori, la detrazione può essere applicata in misura diversa (CIRC 20/E, 13.5.2011).

Ha avuto un reddito di euro 121.000 e quindi le detrazioni per familiari a carico si sono azzerate. Non avendo più diritto alle detrazioni non si è portato in detrazione le spese mediche della coniuge (che non possedeva redditi), mentre quelle dei figli. A me pare che, nonostante l’azzeramento delle detrazioni, tali spese siano effettivamente rimaste a carico dell’assistito e quindi sia possibile detrarle.

Le confermo che, anche se non si usufruisce della detrazione ex articolo 12 del Tuir per familiari a carico, le eventuali spese sostenute per loro conto possono essere detratte. Ciò in quanto il prospetto dei familiari ha la duplice funzione di indicare la presenza di un familiare a carico e di ripartire la relativa detrazione.

Ma le detrazioni per figli a carico spettano ancora?

Dal 2022 le detrazioni per i figli a carico spettano solo per i figli con 21 anni o più e non sono più previste le detrazioni per i figli minorenni e le maggiorazioni per i disabili che sono state sostituite dell’assegno unico. I dati dei figli minorenni vanno comunque indicati nel prospetto dei familiari a carico per continuare a fruire delle altre detrazioni e delle agevolazioni previste dalle Regioni per le addizionali regionali.

È possibile detrarre le spese relative ad un’università svizzera sostenute da un contribuente per il proprio figlio (a carico)?

Per le università private (e per quelle estere) l’importo detraibile non deve essere superiore a quello stabilito annualmente per ciascuna facoltà universitaria con decreto del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, tenendo conto degli importi medi delle tasse e contributi dovuti alle università statali. Si veda il DM 7 dicembre 2023.
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