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Il quadro RW del Modello REDDITI relativo alle imposte IVIE, IVAFE e IVCA

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Pubblicato il 30 ott 2024
Il quadro RW del Modello REDDITI relativo alle imposte IVIE, IVAFE e IVCA

Lo scorso 28 ottobre, la Commissione di studio sulla Fiscalità internazionale del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha pubblicato il Documento “Il monitoraggio fiscale delle attività estere nel quadro RW: casi particolari e punti di attenzione”. Il documento ha lo scopo di aiutare i professionisti nella compilazione del quadro RW del Modello REDDITI e, a partire dal 2024, del quadro W del 730, dedicato al monitoraggio fiscale degli investimenti all’estero, ma anche alla determinazione dell’IVIE (Imposta sul Valore degli Immobili all’Estero), dell’IVAFE (Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie detenute all’Estero) e dell’IVCA (Imposta sulle Cripto-Attività).

In particolare, nel documento sono stati esaminati:
  • gli obblighi soggettivi, le attività da dichiarare e i casi di esonero dalla compilazione;
  • i trust con sede all’estero e relativi obblighi di dichiarazione da parte dei beneficiari persone fisiche residenti in Italia;
  • la compilazione del quadro RW nel caso di polizze assicurative estere e di cripto-attività.

Si evidenzia che a partire dalle dichiarazioni presentate nel 2024, i soggetti che hanno presentato il modello 730 ed erano obbligati alla compilazione del quadro RW hanno dovuto compilare il nuovo quadro W interno alla dichiarazione 730 e versare le relative imposte per autotassazione tramite la presentazione del modello F24, tali imposte non sono state trattenute da parte dei sostituti d’imposta.

Un’altra novità del 2024, stabilita dalla Legge di bilancio 2023, è stata l’obbligo di compilazione del quadro RW (W per il Modello 730) in caso di possesso di cripto-attività. Inoltre, dal primo gennaio 2023 le cripto-attività sono soggette all’IVCA nella misura del 2 per mille.

Nelle dichiarazioni dei redditi del prossimo anno dovremo tenere conto degli aumenti delle aliquote per l’IVIE e l’IVAFE:
  • l’imposta sul valore degli immobili situati all’estero passa dallo 0,76 per cento del valore degli immobili (nel 2023) all’1,06 per cento dal 2024, rimane inalterata quella dello 0,4 per cento in caso di abitazione principale;
  • l’imposta sul Valore delle Attività Finanziarie detenute all’Estero passa dal 2 per mille al 4 per mille, ma solamente per i prodotti finanziari detenuti in Stati o territori a regime fiscale privilegiato. Rimane l’imposta fissa a 34,20 euro per ogni conto corrente o libretto di risparmio detenuti all’estero.

Per comprendere meglio la portata dell’aumento dell’IVIE si propone un esempio. Si ipotizzi che la base imponibile nella dichiarazione del 2024 (redditi 2023), fosse di 150.000 euro e che l’imposta patrimoniale estera, che costituisce credito d’imposta, fosse di 1.200 euro, l’IVIE era pari a 1.140 euro e non era dovuta, in virtù della capienza del credito d’imposta.  A parità di base imponibile, in sede di dichiarazione 2025 (redditi 2024), tenuto conto dell’aumento dell’aliquota IVIE dallo 0,76% al 1,06%, l’imposta dovuta sarà pari a € 390 ovvero la differenza tra € 1.590 calcolata con l’applicazione della nuova percentuale e il credito di imposta di € 1.200.

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