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Modello Intrastat: tardivo, integrativo e rettificativo

Il ravvedimento della comunicazione Intrastat all’Agenzia delle Dogane

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Intrastat tardivo

Si parla di presentazione tardiva quando non è stato presentato nei termini un modello intrastat per un certo periodo di riferimento. In questo caso è necessario pagare una sanzione per il ravvedimento operoso intrastat, con il codice tributo 8911, nella somma di:
  • euro 55,56 entro i 90 giorni dalla data di omissione;
  • euro 62,50 dopo i 90 giorni, ma entro la dichiarazione iva dell’anno in corso;
  • euro 71,43 entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno successivo;
  • euro 83,33 oltre il termine per la presentazione della dichiarazione all’anno successivo a quello nel corso del quale è stata commessa la violazione.

Il ravvedimento deve essere versato anticipatamente alla presentazione del modello.

Intrastat integrativo

Si parla di presentazione integrativa quando il contribuente ha già presentato un modello intrastat per il periodo di riferimento ma deve inserire altri documenti. In questo caso:
  • devono essere presentate le fatture mancanti per le quali verrà elaborato il modello integrativo;
  • non deve essere pagato il ravvedimento operoso;
  • non è prevista una scadenza per adempiere a questa integrazione.

Intrastat rettificativo

Si parla di rettifica quando un’informazione è stata presentata in modo errata in un modello Intrastat (es. un importo inferiore o superiore). Tale rettifica è presentata contestualmente al primo modello successivo al periodo in cui è stato commesso l’errore.

Fac-simile di modello Intrastat 1 - Cessioni intracomunitarie di beni e servizi resi Immagine rappresentativa del modello Intrastat
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Intrastat Agile è la soluzione in outsourcing, rivolta ai soggetti passivi IVA che effettuano operazioni intracomunitarie, che permette di sollevare completamente lo Studio dall’incombenza della compilazione e invio della comunicazione Intrastat all’Agenzia delle Dogane.
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Quali sono le differenza tra un modello Intrastat mensile e uno trimestrale?

I modelli mensili devono indicare sia i dati fiscali che i dati statistici mentre quelli trimestrali devono indicare solo i dati fiscali.
I dati fiscali comprendono le colonne del modello Intrastat dalla 1 alla 5 per le cessioni e le colonne dalla 1 alla 6 per gli acquisti.

Quali sono le differenze tra un modello Intrastat beni e uno servizi?

L’Intrastat beni è un elenco riepilogativo: a fronte di più documenti di acquisto o cessione nei confronti del medesimo operatore per la stessa tipologia di beni, verrà evidenziato un solo “rigo” sul modello.
L’Intrastat servizi è un elenco di dettaglio: per ogni operazione viene compilato un diverso “rigo” sul modello. Le informazioni salienti sono:
  • partita IVA cliente / fornitore;
  • ammontare delle operazioni (importo);
  • codice del servizio (codice di 6 cifre secondo la nomenclatura combinata CPA 2008);
  • paese di pagamento (paese in cui il corrispettivo entra nella disponibilità del beneficiario ovvero il paese di destinazione del flusso finanziario originato dal pagamento).
Fac-simile di modello Intrastat 2 - Acquisti intracomunitari di beni e servizi ricevuti Immagine rappresentativa del modello Intrastat 2
Ricordiamo le condizioni da rispettare ai fini della non imponibilità delle operazioni intracomunitarie:
  • entrare in possesso del numero identificativo del cliente estero;
  • verificare che il cliente estero sia un OPERATORE ECONOMICO iscritto al VIES - VAT Information Exchange System;
  • emettere fattura per operazione non imponibile articolo 41/1/a del D.L. 331/1993;
  • entrare in possesso della prova di avvenuto ricevimento della merce da parte del cliente estero (“Prova cessione intracomunitaria”);
  • presentare il modello Intrastat cessioni;
  • trasmettere le fatture allo SDI in formato .XML (codice destinatario: XXXXXXX).
    Per le operazioni effettuate entro il 30 giugno 2022 è ancora possibile inserire le operazioni nell’esterometro. A partire dalle operazioni effettuate dal 1° luglio 2022, salvo ulteriori proroghe, verrà meno la possibilità di inviare l’esterometro.
Con la pubblicazione del Regolamento di esecuzione (UE) 2023/2364 del 31 ottobre 2023, sono stati aggiornati i codici della Nomenclatura Combinata, utilizzabile a partire dal 1° gennaio 2024. Si tratta di un sistema a otto cifre elaborato dall’Unione Europea sulla base del sistema armonizzato, di cui:
  • i primi sei numeri indicano le voci e le sotto voci del SA;
  • il settimo e l’ottavo individuano il codice della NC, con le relative aliquote dei dazi e dell’IVA e le altre misure restrittive.

L’UE ha poi istituito una tariffa doganale d’uso integrata (TARIC) che prevede l’applicazione di ulteriori due cifre, nona e decima, al fine di specificare eventuali ulteriori misure commerciali, restrizione all’importazione o esportazione, contingenti tariffari, altre misure di diverso tipo (es. misure di sorveglianze e restituzioni all’esportazione).

L’aggiornamento previsto dal Regolamento di esecuzione ha l’obiettivo di fornire una sempre più corretta classificazione doganale, prevedendo la modifica dei prodotti contenuti in codici già esistenti e l’aggiunta di nuovi codici.

Sul sito dell’Agenzia delle Dogane sono disponibili l’elenco dei codici NC 2023 soppressi, l’elenco dei nuovi codici NC istituiti o riutilizzati dal 1° gennaio 2024, la corrispondenza tra i codici di nomenclatura validi fino al 31 dicembre 2023 e quelli validi dal 1° gennaio e viceversa.