Il registro, come si può intuire già dalla parola, è un documento interno all’azienda che contiene le principali informazioni che riguardano le operazioni del trattamento dei dati svolte dal titolare e dal responsabile, qualora sia stato nominato. È stato previsto dall’articolo 30 del Regolamento dell’Unione Europea n. 679 del 2016 che, come sappiamo, è diventato operativo dal 25 maggio del 2018.
Si tratta di un documento fondamentale per l’organizzazione perché è il principale strumento di supervisione che permette di capire come vengono gestiti i dati personali di persone fisiche e che dà conferma dell’accountability, ossia della responsabilizzazione nei confronti della privacy, da parte del titolare del trattamento.
Perché sia così, il registro deve avere una forma scritta, anche elettronica, affinché possa essere esibito su richiesta del Garante della Privacy.
Fin qui sono chiare le sue finalità, ma di fatto
cosa contiene il registro dei trattamenti dei dati personali? Ecco quali informazioni deve avere:
- nome e contatti del titolare del trattamento, del rappresentante del titolare del trattamento e del responsabile della protezione dei dati;
- finalità del trattamento ossia “perché” vengono trattati i dati. I dati devono essere raccolti per finalità determinate, esplicite e legittime. Sarebbe anche indicato far capire qual è l’interesse che viene perseguito in maniera concreta per trattare questi dati, le garanzie messe in atto e l’eventuale variazione dell’impatto di questo trattamento;
- i soggetti interessati dal trattamento così come le categorie di dati personali che vengono trattati (esempio: nome, cognome, data di nascita, indirizzo ecc…)
- a chi saranno destinati i dati;
- eventuali trasferimenti di dati personali verso paesi terzi;
- i termini entro cui saranno mantenuti questi dati;
- descrizione delle misure tecnico-organizzative che saranno adottate dal titolare tenendo presente che l’elenco può variare in base alla valutazione finale relativa al livello di sicurezza che sarà adeguato caso per caso.
Come si legge, poi, sul sito del Garante della Privacy, all’interno del registro dei trattamenti dei dati personali ci possono essere anche informazioni sui modi in cui è stato raccolto il consenso, le eventuali valutazioni di impatto effettuate, referenti interni che si occupano di alcuni aspetti e così via.