Question 1

Visura catastale: tipo di ricerca, dati contenuti, formati, visura storica...

Accepted Answer

Quale tipo di ricerca si può effettuare?
La ricerca può essere effettuata per persona fisica, giuridica, immobile (sia fabbricati che terreni), estratto di mappa, partita catastale, elaborato planimetrico, elenco di immobili e planimetrie catastali.



  Quali sono i dati contenuti nel documento?
Le visure estratte hanno lo stesso contenuto informativo e aggiornamento delle stampe che si otterrebbero effettuando la medesima richiesta presso lo sportello del Catasto.



  In quali formati si possono richiedere le visure catastali?
Il documento può essere richiesto in formato pdf o xml, quest’ultimo è un formato elaborabile che permette l’importazione dei dati contenuti nella visura in particolari programmi di studio.



  Le ricerche possono essere effettuate su tutte le province del territorio nazionale?
Sì, è possibile effettuare la ricerca su tutte le province del territorio, comprese quelle di Trento e Bolzano.



  In quanto tempo OPEN Dot Com evade la richiesta di visura catastale?
La richiesta viene evasa in tempo reale.



  Qualora un soggetto risulti non possedere alcun immobile, cosa significa?
Se una ricerca catastale non mostra che una persona è intestataria di alcun bene immobile, questo non significa che non abbia effettivamente dei beni. Per determinare se una persona possiede effettivamente beni immobili, è necessario effettuare anche una ricerca in Conservatoria.



  Visura catastale storica: cos'è e quali informazioni contiene
La visura catastale storica è un documento che rappresenta la storia immobiliare di una proprietà; essa permette di verificare lo storico dei passaggi di proprietà e le modifiche apportate su un determinato immobile nei registri catastali negli anni passati. Tale documento potrà contenere le informazioni storiche dell'immobile dal momento in cui queste siano state presentate in Catasto, dal 1973 ad oggi.

Il formato elettronico della visura può essere chiesto in formato pdf o xml. Per ottenerla sarà necessario fornire i seguenti dati dell'immobile:


le due date entro cui deve essere fatta la ricerca storica, ovvero "da" "al";
il tipo di catasto, se fabbricati o immobili;
la provincia;
il comune;
il foglio catastale;
la particella catastale;


La visura catastale storica non fornisce le seguenti informazioni sull'immobile: 

classe catastale;
rendita catastale;
categoria;
consistenza;
annotazioni.




  I metri quadri sono un dato presente nella visura catastale?
Dal 9 novembre 2015 l’Agenzia delle Entrate ha inserito nella visura catastale i nuovi dati sui metri quadrati degli immobili per tutte le unità di categoria A, B e C. Le visure che non presentano i metri quadri sono quelle relative a immobili in cui la planimetria catastale non è presente oppure è senza scala planimetrica, o con più di una planimetria disegnate su una stessa scheda).


Termini utili

Qui trovi alcuni termini più frequentemente utilizzati.

Catasto: il catasto è l’inventario di tutti i beni immobili censiti nel territorio italiano; ogni fabbricato (catasto urbano) o terreno (catasto terreni) viene identificato ed associato ad un proprietario o titolare dei diritti reali.

Catasto terreni: è l’inventario di tutte le particelle rappresentate graficamente nelle mappe catastali e descritte con le loro caratteristiche censuarie, nonchè l'inventario dei fabbricati rurali; vengono elencati i nomi dei possessori o dei titolari di diritti reali su detti beni.

Catasto fabbricati: è l’inventario di tutti i fabbricati e le costruzioni stabili di qualsiasi materiale costruite, che non siano fabbricati rurali. Fanno parte del catasto fabbricati anche i fabbricati rurali che hanno cessato la loro ruralità. Nel catasto fabbricati vengono elencati i nomi dei possessori o titolari dei diritti reali su detti beni.

Categoria catastale:  individua la tipologia a cui appartiene l'unità immobiliare, ad esempio:

per le abitazioni civili la categoria è la A/2;
per garage ed autorimesse la categoria è C/6.



Consistenza catastale: fornisce informazioni relative alle dimensioni dell'immobile ed è diversa in base alla categoria catastale di appartenenza: 

per la categoria A le dimensioni sono espresse in vani;
per la categoria C vengono indicati i metri quadri;
per la categoria B si utilizzano i metri cubi;

Le categorie D ed E non hanno l'indicazione della consistenza.

Sezione urbana: è la suddivisione del territorio comunale, talvolta presente per ragioni storiche, geografiche o urbanistiche; è presente solo in alcuni comuni e quindi in generale non è richiesta per ottenere una visura catastale, ma diviene obbligatorio se presente nell’identificativo catastale dell’immobile ricercato.

Rendita Catastale: è il reddito medio ordinario prodotto da ciascuna unità immobiliare urbana.

Reddito Dominicale: indica quella parte di reddito relativo alla proprietà dei beni immobili rurali.

Partita catastale: è il numero che identificava, fino al 2000, tutte gli immobili intestati ad un unico proprietario.

Partite speciali: sono partite del catasto terreni alle quali sono iscritte particelle o superfici a destinazione particolare.

Mappale è il termine tecnico sintetico sinonimo di numero di particella.

Zona censuaria (catastale) rappresenta una porzione omogenea di territorio provinciale, costituita da un solo comune, da una porzione dello stesso, ovvero da gruppi di comuni contraddistinti da similari caratteristiche ambientali e socio-economiche.

Sezione censuaria: è la parte "omogenea" del territorio comunale derivante da una suddivisione effettuata ai fini di un più diretto e snello procedimento estimativo catastale.

Beni comuni non censibili: si tratta di parti comuni di un'immobile, unità distinte catastalmente prive di consistenza, generalmente sottoscala, corti pertinenziali, sottotetti ecc...

Elaborato planimetrico: è un documento che viene presentato all'ufficio catastale al momento dell'accatastamento di un immobile; contiene la rappresentazione grafica (in scala 1:500 o 1:200) della suddivisione di un immobile in subalterni nella quale viene riportato il dettaglio della sagoma dell'edificio e di tutti i subalterni e parti comuni che lo compongono.

Planimetria rasterizzata: un documento si ritiene rasterizzato quando sono presenti a lato le indicazioni relative alla scala.Continua a leggere

Question 2

Compensi 730

Accepted Answer

Da quando è possibile chiedere l’accredito derivante dai 730?
I compensi saranno riconosciuti l'anno successivo a quello di campagna a condizione che il Soggetto incaricato abbia trasmesso almeno il 50% delle dichiarazioni inviate nella campagna precedente. La richiesta potrà essere effettuata compilando il Modulo di richiesta accredito esclusivamente nel periodo dal 5 ottobre al 31 gennaio dell’anno successivo.
Per maggiori informazioni consultare la pagina Vantaggi economici.



  Per cosa può essere utilizzato l’accredito sul Conto OPEN?
Il credito presente sul conto OPEN può essere utilizzato per acquistare tutti i servizi e prodotti presenti sul catalogo on-line, ad eccezione delle ricariche del conto OPEN.



  È ancora possibile accreditare l’importo degli anni precedenti?
Siccome i compensi vengono riconosciuti l'anno successivo a quello di campagna è possibile chiedere solo il compenso per l’anno precedente. Per casi particolari contattare gli operatori CAF Do.C. allo 0171 700700
interno 1.



  Posso chiedere l’accredito se il Conto OPEN è in negativo?
L’accredito non è possibile: è necessario effettuare una ricarica e riportare il saldo in positivo.



  La somma dell’accredito devo indicarla manualmente? Da quando faccio la richiesta quanto tempo passa prima che riceva l’accredito?
I compensi verranno corrisposti in una delle seguenti modalità, alternative tra di loro, a scelta del Soggetto incaricato: 
con accredito delle somme sulla voce Tariffe del Conto OPEN; 
con accredito delle somme sulla voce Diritti del Conto OPEN; 
in denaro. 
I compensi corrisposti in Diritti o denaro saranno pari ai 2/3 del corrispondente importo riconosciuto in Tariffe. 
Il sistema indica in automatico l’importo che verrà accreditato sul conto a seconda del numero di dichiarazioni retribuite dall’Agenzia delle Entrate della tipologia di dichiarazione gestita
(precompilata integrata, modificata, accettata oppure non precompilata) e della scelta di accredito che si è effettuata. Tale accredito viene effettuato in tempo reale sul conto OPEN dopo aver terminato la procedura di richiesta.
In caso invece si scelga di ricevere l’accredito in denaro la fattura è già precompilata con pagamento 30 giorni data fattura.
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Question 3

Figli a carico

Accepted Answer

Un figlio, convivente col padre, ha pagato alcune spese mediche del padre mediante bonifico dal proprio conto corrente non cointestato col genitore. La spesa è detraibile?
A decorrere dal 1° gennaio 2020, ai fini IRPEF, la detrazione dall'imposta lorda nella misura del 19 per cento degli oneri indicati nell'articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e in altre disposizioni normative spetta a condizione che l'onere sia sostenuto con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento previsti dall'articolo 23 del Decreto Legislativo 9 luglio 1997, n. 241 (Art. 1, comma 679, L. 160/2019).
La disposizione di cui al paragrafo precedente (comma 679) non si applica alle detrazioni spettanti in relazione alle spese sostenute per l'acquisto di medicinali e di dispositivi medici, nonché alle detrazioni per prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale (Art. 1, comma 680, L. 160/2019). 
Resta quindi la possibilità di effettuare pagamenti con modalità diverse da quelle appena descritte, senza perdere il diritto alla detrazione, per l'acquisto di medicinali, dispositivi medici e per prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale.
La norma di esclusione fa riferimento alle sole prestazioni sanitarie e, pertanto, i pagamenti per servizi diversi dalle prestazioni sanitarie (ad esempio il servizio di mensa scolastica), ancorché resi da enti pubblici, devono essere effettuati, secondo quanto stabilito dal comma 679.
Il nuovo obbligo non modifica in alcun modo i presupposti stabiliti dall'articolo 15 del TUIR o dalle altre norme fiscali ai fini della detraibilità dall'IRPEF degli oneri quale, in particolare, l'effettivo sostenimento degli stessi.
Al riguardo, si ritiene che l'onere possa considerarsi sostenuto dal contribuente al quale è intestato il documento di spesa, non rilevando a tal fine l'esecutore materiale del pagamento, aspetto quest'ultimo che attiene ai rapporti interni fra le parti. 
Tuttavia occorre assicurare la corrispondenza tra la spesa detraibile per il contribuente ed il pagamento effettuato da un altro soggetto.
Il contribuente dimostra l'utilizzo del mezzo di pagamento «tracciabile» mediante prova cartacea della transazione/pagamento con ricevuta bancomat, estratto conto, copia bollettino postale o del MAV e dei pagamenti con PagoPA. In mancanza, l'utilizzo del mezzo di pagamento «tracciabile» può essere documentato mediante l'annotazione in fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale, da parte del percettore delle somme che cede il bene o effettua la prestazione di servizio.
Tutto ciò premesso, si ritiene che un contribuente possa utilizzare ad esempio la propria carta di credito per pagare le spese detraibili riferite ad un altro contribuente, per le quali sussiste l'obbligo di tracciabilità, senza perdere il diritto alla detrazione, purché tale onere sia effettivamente sostenuto dal soggetto intestatario il documento di spesa.
Si veda interpello 431 del 2 ottobre 2020.



  In presenza di più figli è possibile ripartire la detrazione al genitore con il reddito più elevato al 100% solo per alcuni di essi?
L’attribuzione di detrazione per figli a carico al genitore con reddito più elevato, in presenza di più figli, deve interessare necessariamente tutti i figli dei medesimi genitori. Solo in presenza di figli nati non dai medesimi genitori, la detrazione può essere applicata in misura diversa (CIRC 20/E, 13.5.2011).



  Un soggetto acquista una abitazione principale, cointestandosi con il genitore (quest'ultimo al 10%). Può il genitore recuperare le spese per la costruzione del box in quanto sostiene in parte le spese per l'acquisto ed è comproprietario con il figlio pur non trasferendovi la residenza?
Per usufruire dell’agevolazione per la realizzazione di nuovi posti auto e autorimesse anche di proprietà comune, gli stessi devono
essere pertinenziali ad una unità immobiliare ad uso abitativo (Circolare 14.06.2001 n. 55, risposta 1.5.4). 
Il padre, titolare del 10% dell’unità abitativa, può usufruire della detrazione del 50% costruzione box auto qualora dimostri di aver effettivamente sostenuto parte della spesa.



  Ho il caso di un cliente che ha un figlio a carico, il figlio ha 3 anni ed è sempre stato indicato nella dichiarazione con nome e cognome. A settembre 2021 il figlio ha acquisito anche il cognome della madre pertanto ha ottenuto di conseguenza anche un nuovo codice fiscale. Nella sezione dei famigliari a carico, è giusto che vada ad inserire i dati nuovi del figlio cancellando i dati vecchi o vanno indicati i due periodi (ante settembre e post settembre)? La variazione come da atto della prefettura è arrivato a settembre 2021.
Occorre indicare l’ultimo codice fiscale rilasciato dall’Agenzia delle Entrate.



  È possibile detrarre le spese relative ad un’università svizzera sostenute da un contribuente per il proprio figlio (a carico)?
Per le università private (e per quelle estere) l’importo detraibile non deve essere superiore a quello stabilito annualmente per ciascuna facoltà universitaria con decreto del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, tenendo conto degli importi medi delle tasse e contributi dovuti alle università statali.
Per il 2021 si veda il DM 23 dicembre 2021.



  In quali casi devo compilare la casella "Numero figli in affido preadottivo a carico del contribuente"?
La casella “Numero figli in affido preadottivo a carico del contribuente” va compilata nel caso in cui vi siano dei figli (indicati con il codice F o D nel prospetto dei familiari a carico) per i quali, in fase di preadozione, non si voglia indicare il codice fiscale al fine di salvaguardare la riservatezza delle informazioni ad essi relative.



  Sono deducibili gli assegni periodici corrisposti per il mantenimento dei figli?
Tali importi non rientrano tra gli oneri per i quali è prevista la deducibilità.



  Un contribuente dà in comodato d'uso gratuito un fabbricato al figlio. Il figlio, per motivi di lavoro, concede in affitto il fabbricato a terzi. È corretto dichiarare l'affitto percepito, nel modello 730/2021 del figlio, tra i redditi diversi?
Sotto il profilo fiscale il contratto di comodato non trasferisce la titolarità del reddito fondiario dal padre/comodante al figlio/comodatario; ciò in quanto il comodato, disciplinato dagli artt. 1803 e ss. c.c., è un contratto ad effetti “obbligatori” e non “reali”.
Alla luce di quanto sopra i canoni di locazione andranno dichiarati dal padre (quadro B).



  È obbligatorio inserire il figlio a carico al 100% sul genitore con il reddito più elevato?
No, non è obbligatorio. Ai sensi della lettera c del comma 1 dell'articolo 12 del Tuir la detrazione è ripartita nella misura del 50% tra i genitori non legalmente ed effettivamente separati ovvero, previo accordo tra gli stessi, spetta al genitore che possiede un reddito complessivo di ammontare più elevato.



  Uno dei due coniugi non ha reddito e non può quindi ottenere rimborsi relativi a spese detraibili sostenute. 
Si chiede se può l'altro coniuge portare in detrazione per l'intero importo (632,00 euro) le spese sostenute per l'asilo nido, considerando che l'importo complessivo ammonta a 1.400,00 euro e, pertanto, la metà spettante ad ogni coniuge risulta comunque superiore al limite massimo detraibile?
La risposta è affermativa. Essendo le spese intestate ad entrambi i coniugi possono essere portate in detrazione per il 50% dal padre, quindi per 700,00 euro ma essendo questo importo superiore al massimo consentito, allora il padre potrà portare in detrazione solo la cifra di 632,00 euro, massimo detraibile per figlio.



  In presenza di canone di locazione per studenti universitari fuori sede, ogni genitore che ha in carico il figlio al 50% può portarsi in detrazione l'importo massimo di € 2.633,00 oppure tale importo va suddiviso?
La detrazione per canoni di locazione relativo a studenti fuori sede è riferita alla somma massima detraibile ed è applicabile, fra l'altro, al nucleo familiare. L'importo rimane invariato anche se i contratti sono più di uno e riferiti a più figli (Circolare dell'Agenzia delle Entrate del 04/04/2008 n. 34, paragrafo 8.2). Nel caso in esame, la detrazione deve essere divisa tra i due coniugi se entrambi hanno sostenuto la spesa.



  La madre separata con figli a carico al 50%, avendo sostenuto al 100% le spese mediche intestate ai figli le può dedurre al 100% o al 50%?
La detrazione spetta al soggetto che ha sostenuto la spesa per sé e per i propri familiari a carico. Nel caso prospettato la madre potrà detrarre integralmente le spese mediche sostenute.



  Un contribuente ha tre figli, il primo non è più a carico in quanto ha un reddito superiore ai 2.840,51 euro. Posso indicare il secondo figlio con codice F1 nel quadro dei familiari a carico?
La risposta è affermativa; il codice F1 va utilizzato per il figlio più vecchio tra quelli fiscalmente a carico. In questo caso il secondo figlio sarà indicato con F1.



  Se la ricevuta rilasciata dalla società sportiva, per spese relative all'attività sportiva del figlio, è intestata ad uno solo dei genitori, chi deve dichiararla? Solo il genitore intestatario della ricevuta o entrambi al 50%? I figli sono a carico al 50%?
Il diritto alla detrazione spetta al genitore che ha sostenuto effettivamente la spesa (che normalmente coincide con l'intestatario della ricevuta di pagamento) a nulla rilevando le percentuali di detrazione per carichi di famiglia.



  In caso di genitori conviventi non coniugati, la percentuale di detrazione per figli a carico come deve essere ripartita?
Ai sensi dell'articolo 12 del DPR n. 917/86 (Tuir) in caso di genitori non coniugati occorre distinguere due casi:
in caso di affidamento del figlio ad un solo genitore la detrazione spetta interamente al genitore affidatario, a meno che un diverso accordo ripartisca la detrazione nella misura del 50% o la attribuisca interamente al genitore che ha il reddito più elevato;in caso di affidamento congiunto o in mancanza di provvedimento di affidamento la detrazione è ripartita al 50% tra i genitori, oppure se i genitori sono in accordo tra loro, l'intera detrazione spetta a quello dei due con il reddito più elevato.



  Un contribuente ha un figlio a carico nato il 05/11/2018. Nella compilazione del quadro familiari a carico del Modello 730/2022 quanti mesi devono essere indicati nella casella "Minore di 3 anni"?
Il figlio, nato il 05/11/2018, ha compiuto 3 anni il 05/11/2021; di conseguenza, per l'anno 2021, ha diritto alla detrazione per figlio minore di 3 anni per 11 mesi, pertanto nella casella "Minore di 3 anni" dovrà essere indicato il valore "11" mentre nella casella "Mesi a carico" andrà indicato il valore "12".



  Un contribuente extracomunitario residente in Italia ha un figlio a carico residente nel Paese d'origine senza codice fiscale italiano. Nel Modello 730/2022 può usufruire della detrazione per figlio a carico?
Per beneficiare della detrazione nel Modello 730 è necessario indicare il codice fiscale dei familiari a carico. Pertanto i contribuenti extracomunitari residenti in Italia che vogliano fruire di detta detrazione devono, in ogni caso, chiedere l'attribuzione del codice fiscale dei familiari agli Uffici locali dell'Agenzia delle Entrate. I dati per l'attribuzione del codice vengono rilevati dall'Ufficio, nel caso in cui i familiari risiedano in Italia, dal passaporto o dal permesso di soggiorno; se, invece, risiedono all'estero, da un'attestazione del consolato straniero (Circolare Ministeriale n. 55/E del 14 giugno 2001).Inoltre i cittadini extracomunitari che richiedono le detrazioni per familiari a carico devono essere in possesso di una documentazione attestante lo status di familiare che può essere alternativamente formata da:

documentazione originale rilasciata dall’autorità consolare del Paese d’origine, tradotta in lingua italiana e asseverata da parte del prefetto competente per territorio;
documentazione con apposizione dell’apostille, per le persone provenienti dai Paesi che hanno sottoscritto la Convenzione dell’Aja del 5 ottobre 1961;
documentazione validamente formata nel Paese d’origine, in base alla normativa di quella nazione, tradotta in italiano e certificata come conforme all’originale dal Consolato italiano nel paese di origine.
 
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Question 4

Pagamenti telematici

Accepted Answer

Attraverso Consolle Avvocato® è possibile procedere ai pagamenti telematici delle spese di Giustizia o contestualmente al deposito oppure in un momento antecedente al deposito, accedendo alla funzione dedicata.








  Occorre attivare la funzione dei pagamenti telematici in Consolle Avvocato®?
  La funzionalità dei pagamenti telematici deve essere preventivamente attivata accedendo al menù "Configurazione" di Consolle Avvocato ®.Per maggiori informazioni si rimanda al manuale.Una volta attivata permette il collegamento diretto tra Consolle Avvocato ® e la piattaforma PagoPA



  Quali sono i canali e le relative modalità di pagamento disponibili?
  I canali per procedere al versamento sono 2:

il Conto OPEN: è un conto prepagato aperto presso OPEN Dot Com, che non comporta spese di apertura, mantenimento e ricarica; per quanto concerne l’operatività si rimanda alla pagina dedicata;
la piattaforma PagoPA: una volta effettuato l’accesso alla piattaforma, è necessario selezionare tra carta di credito, conto corrente o altri metodi di pagamento (MyBank, PostePay, Satispay, I-Conto, PayPal di Intesa San Paolo, BancomatPay). La modalità conto corrente prevede che l'utente abbia attivo un sistema di home banking con il proprio istituto di credito e che questo sia censito nell'elenco dei prestatori di servizi di pagamento abilitati alla piattaforma PagoPA. Per verificare quali banche siano abilitate a PagoPA occorre accedere all'elenco disponibile.




  In quale momento è consigliabile effettuare il pagamento, prima o contestualmente al deposito?
  All'interno del manuale sono illustrate le due modalità:pagamenti contestuali al depositopagamenti indipendenti dal depositoCi permettiamo di suggerire di procedere al pagamento non dal deposito per il semplice fatto che alcune modalità di pagamento (tipicamente il conto corrente) impiegano svariati minuti (fino anche a mezz'ora) prima di rendere la ricevuta e non è agevole lasciare il deposito sospeso così a lungo.Procedendo invece al di fuori del deposito, si potrà concludere l'operazione di pagamento, dedicarsi ad altre funzionalità e successivamente rientrare nella sezione "Pagamenti telematici" per effettuare la ricerca della ricevuta.



  Non è possibile procedere a pagamenti di importo superiore a 1500€ con carta di credito: come si può ovviare?
  Confermiamo che AgID ha chiarito che non è possibile, al momento, pagare con carta di credito importi superiori ai 1.500€: in questo caso il sistema non restituirà alcuna possibilità di scelta del psp evitando così di ottenere ricevute con esito "transazione negata".

Nel caso di pagamenti per importi superiori ai 1500 euro si potrà procedere optando per una delle soluzioni proposte:

effettuare il pagamento mediante il Conto OPEN, per il quale non sono previsti limiti di importo, la ricevuta viene rilasciata dal Ministero della Giustizia e resa visibile all’interno di Consolle Avvocato®;
effettuare il pagamento mediante bonifico per mezzo di PagoPA;
frazionare il pagamento con Carta: con il primo versamento si pagherà la frazione di contributo fino a 1.500€, dando atto in causale che si tratta di pagamento parziale, e gli eventuali diritti di cancelleria per l'iscrizione a ruolo; con la seconda (o successive) si pagherà l'integrazione del contributo fino al totale, dando atto nella causale che si tratta di integrazione.

Tutte le ricevute in formato .xml andranno scaricate ed allegate alla busta del deposito come allegati tipici "Ricevuta telematica di pagamento".



  È possibile procedere al pagamento con strumenti intestati a soggetti diversi da colui che effettua il deposito?
  Sì, la titolarità dello strumento di pagamento è indipendente da chi effettua il deposito.E' possibile effettuare anche un pagamento "conto terzi" indicando i dati del cliente.Per maggiori informazioni si rimanda al manuale.



  Che cosa occorre indicare come causale di pagamento?
  La causale di pagamento è un campo obbligatorio ma a compilazione libera.Si suggerisce di indicare informazioni che rendano agevole ricondurre il pagamento al fascicolo corrispondente (es generalità delle parti)



  CU e marca si possono pagare con una sola transazione o occorre farne due?
  E' possibile procedere con una sola transazione per entrambi gli importi.Nel momento in cui si imposta il pagamento sarà sufficiente selezionare le tipologie di importo per cui si intende procedere



  Quale ricevuta deve essere allegata al deposito?
  Per dare prova dell'avvenuto pagamento è indispensabile allegare la ricevuta in formato .xml così come scaricata (non deve essere firmata digitalmente)ATTENZIONE: l’inserimento della ricevuta telematica nella busta telematica è bloccante, solo per gli atti introduttivi, se e solo se al momento della creazione del fascicolo è stata identificata la modalità di pagamento “Telematica”.Si consiglia di allegare anche la ricevuta in formato .pdf per garantire migliore leggibilità agli uffici di Cancelleria



  Quali sono i tempi di elaborazione delle ricevute di pagamento?
  Le tempistiche di rilascio della ricevuta dipendono principalmente dalla modalità di pagamento utilizzata.
A titolo di esempio, saranno pressoché immediate le ricevute dei pagamenti effettuati con il Conto OPEN con carta di credito o MyBank , mentre potrebbe volerci un lasso di tempo maggiore per quelle relative a pagamenti effettuati con la modalità conto corrente.



  I pagamenti telematici sono obbligatori anche per il Giudice di Pace?
  No, non sono né obbligatori né possibili.La norma che li prevede fa riferimento ai soli Uffici Giudiziari presso i quali è attivo il PCT .
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Question 5

Rinnovo PEC

Accepted Answer

Come posso rinnovare una casella di Posta elettronica certificata (PEC)?
Tutte le caselle sono a rinnovo automatico. La casella PEC viene rinnovata 3 giorni prima della scadenza ed il costo del rinnovo viene addebitato secondo la modalità di pagamento scelta: 
Bonifico o c/c postale dovrà attendere l'emissione della fattura, che sarà notificata via e-mail, prima di procedere con il pagamento del rinnovo; 
Conto OPEN il canone sarà addebitato automaticamente e non sarà emesso alcun documento contabile. Se il Conto OPEN non risulterà capiente al momento del rinnovo, verrà emessa fattura che dovrà essere pagata con bonifico bancario; 
RID sarà emessa fattura con addebito sull'IBAN indicato nel profilo utente;
Carta di credito verrà inviata un’e-mail con il link per effettuare il pagamento.
Per verificare la modalità di pagamento dei rinnovi futuri è sufficiente accedere alla sezione Gestione/rinnovo PEC acquistate.



  Come posso modificare la modalità di pagamento per i canoni futuri?
Per verificare ed eventualmente modificare la modalità di pagamento dei rinnovi futuri occorre accedere a gestione/rinnovo PEC acquistate e cliccare su "gestione casella" (sezione Rinnovo - Pagamento). 
La modifica è consentita fino a 10 gg dalla scadenza del contratto.


  Come posso modificare la durata del rinnovo per i canoni futuri?
Per verificare ed eventualmente modificare la durata del rinnovo per i canoni futuri occorre accedere a gestione/rinnovo PEC acquistate e cliccare su  gestione casella (sezione rinnovo-pagamento).
La modifica è consentita fino a 10 gg prima della scadenza del contratto.



  In fase di rinnovo, non mi permette di eliminare dal carrello il prodotto Notifica Sms, se non ho intenzione di rinnovarlo, come faccio?
Per alcune tipologie di casella, per le quali il servizio era stato attivato in promozione (le caselle con user HIQ e W0A), il servizio di notifica sms non può essere eliminato in fase di rinnovo, in quanto parte integrante della casella. Ricordiamo che il servizio, dal momento dell'attivazione, è perfettamente funzionante previa configurazione dello stesso all'interno di webmail.



  Come posso dare disdetta di una casella PEC?
Per procedere alla disdetta di una casella PEC attiva è necessario accedere a gestione/rinnovo PEC acquistate - gestione casella e cliccare sul pulsante “Disdetta Casella”.
E’ possibile dare disdetta solo fino a 30gg prima della scadenza della casella (come previsto dall’art. 3 delle condizioni contrattuali).
Procedendo con la disdetta, la casella PEC funzionerà fino al giorno di scadenza e non sarà rinnovata automaticamente. Sarà comunque sempre possibile, accedendo alla stessa sezione, riattivare la casella fino a 6 mesi dopo la scadenza.



  Come posso riattivare una PEC disdettata?
Per procedere alla riattivazione di una casella PEC disdettata è necessario accedere a su PEC - attivazione e rinnovo caselle - gestione casella e cliccare sul pulsante “Riattiva Casella”



  Come faccio a revocare una casella PEC?
Per procedere alla revoca di una casella PEC attiva è necessario scaricare l’apposito modulo "Revoca casella", disponibile entrando in gestione/rinnovo PEC acquistate e cliccando su Istruzioni - revoca, ed inoltrarlo via e-mail o via fax.
Tale modulo deve essere inviato almeno 30gg prima della scadenza della casella, viceversa la casella sarà rinnovata e dovrà essere corrisposto il pagamento del canone annuale.
Il modulo deve essere intestato e firmato dal titolare della PEC, non verranno accettate revoche di terze parti.
La richiesta di revoca sarà processata entro 24 ore dal giorno dell’invio del modulo e la casella PEC cesserà immediatamente di funzionare.



  Se la casella PEC è scaduta, ho perso le e-mail che mi sono arrivate?
Dal giorno di scadenza e fino ai 6 mesi  successivi (o fino al rinnovo/riattivazione) tutti i messaggi inviati all'indirizzo PEC scaduto tornano al mittente con il seguente messaggio “la casella PEC non esiste”. In tal modo il mittente ha modo di capire che la casella alla quale era destinata l’e-mail è momentaneamente non funzionante e che il suo messaggio non è stato recapitato.Si precisa che se una casella è scaduta/revocata da più di 6 mesi tutte le comunicazioni in essa contenuta vengono definitivamente perse, quindi in caso di riattivazione la PEC sarà vuota.


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Attivazione e-mail certificata;
Accesso all'e-mail certificata;
Gestione dell'e-mail certificata;
Conservazione  e-mail certificata.
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Question 6

Conservazione a norma PEC

Accepted Answer

Quali sono le norme di riferimento che dispongono la conservazione dei messaggi PEC?
Secondo quanto dagli articoli 2214 e 2200 del Codice civile è necessario conservare ordinatamente per 10 anni la corrispondenza di tipo professionale anche sotto forma di registrazioni su supporti di immagini, sempre che le registrazioni corrispondano ai documenti e possano in ogni momento essere rese leggibili con i mezzi messi a disposizione dal soggetto che utilizza detti supporti.
Questo vuol dire che è possibile scegliere di conservazione a norma i messaggi pec. Con OPEN è possibile acquistare il prodotto Conservazione a norma - spazio da 512 MB che consente di conservare a norma le comunicazioni in entrata e uscita dalla casella PEC. Il servizio deve essere configurato direttamente dalla casella PEC indicando i tipi di messaggi (certificati o no, ricevute comprese o meno) che la procedura automaticamente invierà al sistema di conservazione. Lo spazio di conservazione è poi integrabile con ulteriori MB aggiuntivi.



  Quali tipologie messaggi devo portare in conservazione?
Nel caso di messaggi inviati:da PEC a PEC è necessario conservare il messaggio inviato e le ricevute di accettazione e consegna;da PEC a NON PEC è necessario conservare il messaggio inviato e le ricevute di accettazione.Nel caso di messaggi ricevuti è sufficiente conservare il messaggio ricevuto (se si riceve da un indirizzo NON PEC si avrà un messaggio di anomalia che contiene il messaggio originale, è il messaggio di anomalia che deve essere conservato).



  Qual è il termine ultimo per portare in conservazione i messaggi PEC?
Si suggerisce di effettuare la conservazione con cadenza almeno annuale, così come disposto dall’art 3 del decreto MEF 17 giugno 2014, per i quali la conservazione va effettuata entro i tre mesi dalla dichiarazione annuale.



  Come mi comporto con i messaggi PEC di anni passati?
Una conservazione dei messaggi PEC di anni passati, ancorché tardiva, è certamente da adottare in quanto preserva negli anni la non modificabilità e l’integrità dei messaggi PEC emessi e ricevuti.


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Attivazione e-mail certificata;
Accesso all'e-mail certificata;
Gestione dell'e-mail certificata;
Rinnovo  e-mail certificata.
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Question 7

Attivazione PEC

Accepted Answer

Come posso attivare una casella di Posta elettronica certificata (PEC)?
Cliccare su “Acquista” presente nel menù del servizio e seguire la procedura guidata. 
Al termine dell’acquisto, inviare il contratto di attivazione PEC, debitamente firmato, insieme al documento d’identità utilizzando la funzione di upload presente nella sezione “Gestione/rinnovo PEC acquistate”. 
È possibile visualizzare tutte le istruzioni dettagliate per acquistare una nuova casella, semplicemente cliccando qui.



  Ho bisogno di attivare una casella per un cliente di studio che non ha la partita iva, come faccio?
E' possibile attivare la casella PEC inserendo l’anagrafica del legale rappresentante/amministratore della società in quanto, in questo caso, il dato partita iva non è obbligatorio. Quando la società sarà costituita , quindi si sarà in possesso della relativa p.iva, si dovrà compilare un apposito modulo di richiesta di cambio intestatario che deve essere richiesto all'assistenza di OPEN Dot Com



  La richiesta PEC è in stato “Casella da verificare”: che cosa significa?
Non è possibile collegarsi ai server di Legalmail per il controllo della disponibilità dell’indirizzo PEC richiesto.
Non appena viene ripristinato il collegamento, la casella pec viene verificata in automatico e viene inviata una comunicazione all’indirizzo indicato come e-mail di riferimento per avvisare della disponibilità del contratto o per invitare l’utente ad indicare un indirizzo alternativo (in caso di verifica negativa).



  La richiesta PEC è in stato “Annullata”: che cosa significa?
La richiesta pec non è andata a buon fine, è necessario ripetere nuovamente l’operazione di acquisto.



  La richiesta PEC è in stato “Documento non valido”: che cosa significa?
La documentazione inviata non è conforme ai parametri richiesti (contratto non firmato, documento non valido o non leggibile, ecc...). In tal caso si dovrà re-inoltrare la documentazione completa (contratto e documento di riconoscimento) utilizzando la funzione di upload presente in gestione/rinnovo PEC acquistate.


Potrebbero interessarti FAQ su:

Accesso all'e-mail certificata;
Gestione dell'e-mail certificata;
Conservazione  e-mail certificata;
Rinnovo  e-mail certificata.
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Question 8

Accesso alla PEC

Accepted Answer

Come si accede alla PEC?
È possibile accedere alla casella PEC dal sito www.legalmail.it cliccando su “accedi ai tuoi servizi”, in alto a destra del sito, e poi su “accedi” relativo al servizio Legalmail.
Le credenziali da inserire sono quelle comunicate nell’e-mail di attivazione della casella. Se non risultassero corrette sarà necessario richiedere un reset password autenticandosi su Gestione/rinnovo PEC acquistate.



  Perché non riesco ad autenticarmi su webmail?
I problemi di accesso su webmail posso essere di tre tipi:

identificazione utente errata: in questo caso la password che si sta digitando non è corretta o è scaduta. E' necessario richiedere il reset della password attraverso l'apposita procedura on-line; 

utente non abilitato: in questo caso probabilmente si sta cercando di accedere da un URL non più valido di Legalmail. L'accesso on-line alla casella deve avvenire collegandosi all'indirizzo www.legalmail.it . Se anche effettuando l'accesso dall'URL corretto non si riesce ad accedere procedere con il reset password; 

utente sconosciuto: in questo caso vi è un problema momentaneo sui server di Legalmail. E' necessario attendere che il problema si risolva (normalmente è sufficiente attendere un paio d'ore).




  Come posso modificare la password della mia casella PEC?
E’ necessario accedere alla propria casella PEC tramite webmail e cliccare in alto a destra sull’icona a forma di “mezzo busto”, poi su account e infine su cambio password.



  Non ricordo più la password di accesso alla casella PEC, come posso fare?
E’ necessario  fare richiesta di reset password accedendo a gestione/rinnovo PEC acquistate e cliccando su “Reset password”: verrà richiesto di confermare o inserire l’indirizzo e-mail cui inviare la nuova password e si potrà scaricare il modulo precompilato da inviare, firmato, ad OPEN (i riferimenti per l’invio sono presenti sul modulo stesso).


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Question 9

Gestione PEC

Accepted Answer

Perché quando invio un messaggio dall’indirizzo PEC ricevo due messaggi "Ricevute"?
La normativa prevede la generazione di due messaggi con valore legale, la ricevuta di Accettazione (certifica la presa in carico e l'inoltro del messaggio di PEC all'indirizzo destinatario)  e la ricevuta di Consegna (certifica la ricezione del messaggio) che, in modo automatico, vengono inviati dai gestori PEC al mittente.
Nel caso in cui il destinatario sia un altro indirizzo PEC si riceveranno entrambe le ricevute; se, invece, il destinatario è un indirizzo non certificato si riceverà la sola ricevuta di Accettazione.



  Quando ricevo un messaggio nella mia casella PEC, perché talvolta è presente nell'oggetto anche la scritta "ANOMALIA DI MESSAGGIO"?
Si visualizza questo tipo oggetto quanto una casella PEC riceve un messaggio proveniente da una casella ordinaria (non PEC) in quanto, dato che la trasmissione del messaggio non è totalmente nel circuito PEC, mancano i requisiti di validità legale propri dei messaggio PEC to PEC.



  Perché non si aprono gli allegati su webmail?
Webmail (accesso tramite il sito di Legalmail alla propria PEC) è ottimizzato per Explorer 7 o successivi. Questo vuol dire che se si usano delle versioni antecedenti o dei browser diversi da Explorer l'apertura degli allegati potrebbe non funzionare. Si consiglia, quindi, di verificare la versione di IE e, previa verifica con il proprio tecnico, provvedere all'aggiornamento oppure, nel caso si usi un browser diverso,  utilizzare IE.
Inoltre se l’allegato ricevuto è del tipo winmail.dat si ricorda che questa è una modalità di invio degli allegati tipica e proprietaria dei client Microsoft (Outlook o Outlook Express), quindi tali file sono leggibili solo attraverso i client Microsoft e non attraverso la webmail di Legalmail.



  Come posso richiedere i log dei messaggi PEC?
La richiesta di informazioni contenute nel log dei messaggi deve essere inviata all'indirizzo “servizio_legalmail@legalmail.it” seguendo le istruzioni contenute nel Paragrafo 4.1.3. del Manuale Operativo Legalmail e tramite la propria casella di posta elettronica certificata.
La richiesta dei log è un servizio che Legalmail fornisce a pagamento.



  Ricevo molte e-mail di spam sulla mia pec, come posso ovviare?
Accedendo alla casella PEC da webmail  è possibile impostare un filtro antispam:
cliccare su “impostazioni webmail” e poi selezionare la tab “Antispam”;
configurare il filtro secondo le opzioni desiderate.Si precisa che questo filtro può ridurre ma non eliminare completamente le e-mail indesiderate.



  Come posso inoltrare le e-mail ricevute sulla PEC ad un altro indirizzo e-mail?
Accedendo alla casella PEC da webmail  è possibile impostare un filtro di inoltro:
cliccare su “impostazioni webmail” e poi selezionare la tab “Inoltri”;
cliccare su “nuovo”;
configurare il filtro secondo le opzioni desiderate.Se tutte le comunicazioni ricevute devono essere inoltrate è sufficiente selezionare la voce “Almeno una delle condizioni sia valida” e poi “La dimensione del messaggio è maggiore di 0”.



  Come si configura la PEC sui client di posta?
Le istruzioni per la configurazione della PEC nei maggiori client di posta sono disponibili nella sezione come configurare/rinnovare del servizio Posta elettronica certificata.
Se avesse dei problemi nella configurazione è disponibile il servizio a pagamento "Assistenza tecnica per configurazione della casella PEC", per acquistarlo accedere alla sezione acquista del servizio Posta elettronica certificata.


Potrebbero interessarti FAQ su:

Attivazione e-mail certificata;
Accesso all'e-mail certificata;
Conservazione  e-mail certificata;
Rinnovo  e-mail certificata.
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Question 10

Cos'è e come funziona il modello RED

Accepted Answer

Cosa è il Modello RED?
Il modello RED è una dichiarazione che i pensionati devono presentare per continuare a ricevere (e non incorrere nella sospensione e successiva revoca prevista dall’art.13, comma 6, lettera c della Legge 122/2010) le prestazioni pensionistiche collegate al reddito, quali: 

le integrazioni al trattamento minimo; 
le maggiorazioni sociali sulle pensioni; 
gli assegni di invalidità; 
i trattamenti di famiglia; 
le pensioni sociali; 
gli assegni sociali; 
le prestazioni per invalidità civile; 
la somma aggiuntiva di cui all’art. 5 del D.L. 2/7/2007(quattordicesima).



  Chi è tenuto a presentare il modello RED?
Sono tenuti a presentare il modello RED 2022: 
i soggetti che non hanno presentato la dichiarazione dei redditi (730 o Redditi PF 2022) per l'anno 2021 ma che possiedono redditi ulteriori a quelli della pensione, rilevanti sulla prestazione collegata;
i soggetti in situazioni che danno luogo alle dichiarazioni reddituali cosiddette "brevi" inerenti al decesso, all'espatrio o alla rinuncia;
i soggetti che, pur presentando la dichiarazione dei redditi al Fisco (730 o Redditi PF 2022) per l’anno 2021, non dichiarano in tutto o in parte i propri redditi rilevanti e/o possiedono redditi esenti/esclusi dalla dichiarazione fiscale;
i soggetti che presentano la dichiarazione dei redditi al Fisco (730 o Redditi PF 2022) per l'anno 2021, il cui coniuge o altro familiare rilevante ha redditi non conosciuti (ad esempio esonerati dalla dichiarazione dei redditi ai fini fiscali);i soggetti che devono elaborare un modello RED 503/AUT;i soggetti che, pur presentando la dichiarazione dei redditi (730 o Redditi PF 2022) per l’anno 2021, sono titolari di redditi che vengono dichiarati in modo non funzionale alla dichiarazione previdenziale e che sono elencati nella tabella seguente.


Tabella A - Elenco tipologie reddituali
    
        Codice reddito
        Descrizione dei redditi che determinano l'obbligo di presentazione del RED
    
    
        A2
        Reddito dipendente prestato all'estero. L'obbligo sussiste quando tale reddito in toto (es.: occupati nella Città del Vaticano, Enti centrali della Chiesa Cattolica, Missioni, Enti ed Organismi internazionali, Rappresentanze diplomatiche e consolari oppure frontalieri della Svizzera che rientrano nei 20 km) o in parte (es.: frontalieri) non deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi in Italia (730 o Redditi PF)
    
    
        A3
        Reddito di lavoro autonomo. Anche se già indicato nella dichiarazione dei redditi (730 o Redditi PF)
    
    
        A4
        Reddito da prestazioni coordinate continuative a progetto. Anche se già indicato nella dichiarazione dei redditi (730 o Redditi PF)
    
    
        C1
        Redditi di capitale. Interessi bancari, postali, dei BOT, dei CCT e altri titoli di stato, proventi di quote di investimento ecc., che non devono essere indicati in dichiarazione dei redditi (scontano una ritenuta a titolo d'imposta), ma vanno dichiarati nel Modello RED
    
    
        D1
        Prestazioni assistenziali in denaro erogate dallo Stato o altri Enti Pubblici o Stati esteri, che essendo esenti da IRPEF, non sono indicate nella dichiarazione dei redditi 730 o Redditi PF
    
    
        F4
        Altri redditi non assoggettabili all’IRPEF (per esempio quota esente, massimo 3.098,74 euro, dei redditi percepiti per lavori socialmente utili in regime agevolato, se il reddito complessivo del lavoratore al netto della deduzione per l’abitazione principale e le relative pertinenze non risulti superiore a 9.296,22 euro)
    
    
        G2
        Quote di pensione trattenute dal datore di lavoro
    
    
        H1
        Pensioni dirette erogate da Stati esteri
    
    
        H2
        Pensione estere ai superstiti erogate da Stati esteri.
    
    
        H3
        Pensioni da infortunio sul lavoro erogate da Stati esteri.
    
    
        H4
        Rendite vitalizie o a tempo determinato costituite a titolo oneroso (previdenza complementare estera) erogate da soggetti residenti in Stati esteri.
    
    
        H5
        Arretrati riferiti ad anni precedenti, relativi a pensioni erogate da Stati esteri
    

E1
        Arretrati riferiti ad anni precedenti, relativi al lavoro dipendente prestato in
Italia o all’estero
    

E2
        Arretrati di integrazione salariale riferiti ad anni precedenti
    

E3
        Trattamenti di fine rapporto, indennità di buonuscita, liquidazione
    

I1
        Trattamenti di previdenza complementare, per i quali viene attribuita la detrazione da lavoro dipendente
    



Se la prestazione collegata al reddito richiede la verifica anche del coniuge e/o dei figli sarà necessario controllare l’obbligo di presentazione del RED per ogni soggetto interessato dalla verifica reddituale.
Nel caso in cui almeno uno dei soggetti presenti nella matricola di emissione abbia l'obbligo di presentare il RED, è necessario acquisire anche i redditi di tutti gli altri soggetti del nucleo. Qualora questi ultimi, abbiano dichiarato integralmente i propri redditi al Fisco (mediante 730 o Redditi PF 2022) sarà possibile solo per costoro effettuare una dichiarazione breve “No Red”.



  Come presentare il modello RED?
Ai pensionati che percepiscono pensioni agevolate vincolate al reddito, l’INPS attribuisce la matricola di acquisizione di 32 caratteri alfanumerici da utilizzare per gestire la dichiarazione nel software Compilativo RED, disponibile nella Consolle Dot Com.
L'INPS non invia la richiesta RED né la matricola di acquisizione. I pensionati, tenuti a presentare il modello, possono richiederle tramite i Soggetti incaricati di CAF Do.C., firmando apposito mandato.



  Il modello RED può essere asseverato (documentale) o autocertificato, cosa significa?
Il Modello RED è asseverato (documentale) quando il Soggetto incaricato acquisisce la documentazione che certifica almeno il 50% dei redditi indicati nel RED (es. visura catastale, modello 730/Redditi PF). 
Il Modello RED è autocertificato dal pensionato quando il Soggetto incaricato non acquisisce alcuna documentazione o acquisisce la documentazione attestante i redditi indicati nel RED in percentuale inferiore al 50%.
Nel software (Compilativo RED 2022) in corrispondenza di ciascun rigo reddito sarà necessario indicare se il reddito è stato asseverato (documentato). I documenti acquisiti devono essere conservati perché saranno richiesti in fase di controllo della campagna reddituale 2022.



  Chi sono i pensionati interessati dalla richiesta di sollecito?
I pensionati interessati dalla richiesta di sollecito sono quelli che non hanno risposto alla verifica reddituale per l'anno richiesto o quelli per i quali lo scambio di informazioni con l'Agenzia delle Entrate non ha prodotto il reperimento dei dati reddituali riferiti al nucleo richiesto in matricola.
Tali soggetti sono destinatari di apposita lettera trasmessa dall'INPS.
Le posizioni sollecitate rientrano in due tipologie:

Nuclei reddituali interamente sollecitati (per tutti i soggetti componenti il nucleo compare la dicitura "redditi assenti" nella tabella riportata nella lettera INPS);
Nuclei reddituali con alcuni soggetti sollecitati (solo per alcuni soggetti componenti il nucleo compare la dicitura "redditi assenti" nella tabella riportata nella lettera INPS).

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Question 11

Modelli F24 in formato telematico e delega F24

Accepted Answer

È possibile avere il file per gli F24 telematici?
È possibile ottenere i modelli F24 anche in formato telematico. Per poter attivare il servizio, verranno scalati n. 10 minuti dal monte ore di assistenza per ciascuna azienda, a seguito della ricezione dei dati utili a predisporre il file, da trasmettere all’indirizzo e-mail cedolini@opendotcom.it:

Denominazione intermediario;
Denominazione ditta;
Codice IBAN;
ABI;
CAB;
Banca;
Filiale;
Entratel o Fisconline.


Compensazioni F24: più rapido e più semplice con il file telematico di BustaPaga Dot Com

Il D.L. 26 ottobre 2019, n. 124 è recentemente intervenuto in materia di compensazione dei crediti d'imposta nel modello F24.
In particolare, l'utilizzo in compensazione dei crediti ai sensi dell’art. 17 del D. Lgs 9 luglio 1997, n. 241 maturati a decorrere dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2019 deve ora avvenire obbligatoriamente ed esclusivamente tramite i servizi telematici messi a disposizione dall'Agenzia delle Entrate (Entratel e Fisconline), indipendentemente dall'importo compensato e dal saldo della delega F24.

Le disposizioni riguardano tutti i soggetti che intendano effettuare le predette compensazioni (siano essi titolari di partita IVA o privati) e comprendono la generalità delle imposte: credito IVA, IRES, IRAP, IRPEF, addizionali, ritenute alla fonte, imposte sostitutive e crediti d'imposta da indicare nel quadro RU della dichiarazione dei redditi.
Sono inoltre compresi i crediti maturati dai sostituti d'imposta per il recupero delle eccedenze di versamento delle ritenute e dei rimborsi/bonus erogati ai dipendenti (ad esempio, i rimborsi da Modello 730 e il c.d. “bonus Renzi”).

Non essendo ancora pervenuti i necessari chiarimenti da parte dell'Agenzia delle Entrate circa la data esatta di decorrenza dell'obbligo, si ritiene che lo stesso avrà effetto dal 27 dicembre 2019, in base a quanto previsto dallo Statuto del Contribuente (art. 3, comma 2 della Legge 27 luglio 2000, n. 212).

Per lo Studio che presenta i modelli F24 in qualità di intermediario, BustaPaga Dot Com genererà su richiesta il file telematico.
I vantaggi?

riduzione dei tempi (il file è “pronto” per la presentazione all’AdE);
eliminazione del rischio d’errore derivante dalla ricompilazione dei dati.
Per ulteriori dettagli sul servizio, contatta i nostri Operatori.



  Dove trovo la delega F24?
Per reperire i modelli F24 relativi alle aziende gestite accedere all'area riservata di Busta Paga Dot Com e cliccare sul pulsante Caricamento presenze e archivio documenti. Operare come segue:

1) esterni - selezione azienda - dal menù a tendina scegliere la ditta e cliccare su Conferma;
2) esterni - servizi per ditte esterne - Cedolini Elaborati (passaggio fondamentale per caricare correttamente l'archivio della ditta);
3) esterni - servizi per ditte esterne - Documenti Archiviati (si apre una nuova finestra; se ciò non accade, verificare che i pop-up del browser in uso non siano bloccati) - Modello F24;
cliccare sul tasto Ricerca in alto a sinistra - selezionare la lente d'ingrandimento in corrispondenza del documento che interessa (verificare la data scadenza).

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Question 12

Planimetria catastale ed elaborato planimetrico

Accepted Answer

Che cosa sono le planimetrie catastali?
La planimetria catastale è un tipo di visura che si estrae dagli archivi dell'Agenzia delle Entrate ed è un documento che contiene il disegno tecnico (di norma in scala 1:200) di un’unità immobiliare registrata in Catasto. Dalla planimetria è possibile desumere, in conformità alle regole catastali, contorni dell'immobile, la distribuzione e la destinazione degli spazi interni, l'orientamento rispetto al Nord, il nominativo del tecnico che ha provveduto all'accampionamento, la scala di riferimento e i dati catastali identificativi.
 
Le planimetrie catastali possono anche essere richieste per unità immobiliari soppresse, ma soltanto dai soggetti che , al momento della soppressione, vantavano diritti reali di godimento sull’immobile e, in genere, da chi ha legittimo interesse o possa dimostrare di agire per conto di questi, oltre che dai soggetti riconducibili ad immobili derivati da quelli soppressi.


            
                Esempio di planimetria catastale

                

                Fac-simile da scaricare
            
        

Come richiedere la planimetria online su OPEN Dot Com

Per poter richiedere una planimetria catastale è necessario essere registrati e successivamente accedere alla procedura guidata "Richiedi una visura catastale".

La ricerca della planimetria catastale prevede il costo di 4,50€ al quale va sommato il costo del download pari a 13,50€ per ogni file .pdf estratto.



  È possibile richiedere le planimetrie catastali?
Sì, il documento contenente le planimetrie catastali è richiedibile utilizzando il servizio Visure Catastali.



  E' possibile richiedere una planimetria rasterizzata?
Sì, è sufficiente compilare il form di richiesta di planimetria castastale. Il documento si ritiene rasterizzato quando sono presenti a lato le indicazioni relative alla scala.



  Che cos’è l’elaborato planimetrico?
L'elaborato planimetrico è un documento che viene presentato all'ufficio catastale di competenza al momento dell'accatastamento di un immobile.



  Quali dati sono indicati nell'elaborato planimetrico?
Nel documento è presente la rappresentazione grafica della suddivisione di un immobile in subalterni nella quale viene riportato il dettaglio della sagoma dell'edificio e di tutti i subalterni e parti comuni che lo compongono.La scala utilizzata per la rappresentazione grafica degli elaborati planimetrici è solitamente 1:500 ed in alcuni casi di 1:200.



  Chi può richiedere l'elaborato planimetrico?
Può essere richiesto da chiunque indipendentemente dalla titolarità sull'immobile.



  Quali dati sono necessari per richiedere un elaborato planimetrico?
E' sufficiente indicare i dati catastali dell'immobile: Provincia, Comune, Foglio e mappale o particella.
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Question 13

Dove trovo il cedolino elaborato e come abilito i dipendenti al relativo download di cedolini e CU

Accepted Answer

Dove trovo il cedolino e gli altri elaborati in PDF?
Per reperire i cedolini e tutti gli altri elaborati è necessario accedere all'area riservata di Busta Paga Dot Com e cliccare sul pulsante Caricamento presenze e archivio documenti. Successivamente seguire la seguente procedura:

Esterni - Seleziona Azienda - dal menù a tendina sceglie la ditta e Conferma;
Esterni - Servizi per Ditte Esterne - Cedolini elaborati (il programma seleziona così l'archivio della ditta);
Esterni - Servizi per Ditte Esterne - Documenti archiviati - Tipologia documenti: Cedolini Elaborati (se questa videata non si apre è perchè potrebbe avere i pop up bloccati), oppure altro elaborato;
cliccare sul tasto Ricerca in alto a sinistra e selezionare la lente d'ingrandimento in corrispondenza del documento che le interessa (verificare la data competenza).



  Si possono abilitare i dipendenti per scaricare cedolini e CU?
Si, è possibile permettere ai dipendenti il download dei cedolini. È sufficiente mandare un'email a cedolini@opendotcom.it con l'indicazione dell'azienda e la mail di tutti i dipendenti.
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Question 14

Dove trovo le Certificazioni Uniche

Accepted Answer

Dove trovo le Certificazioni Uniche delle aziende che seguo?
Per reperire le Certificazioni Uniche accedere all'area riservata di Busta Paga Dot Com e cliccare sul pulsante Caricamento presenze e archivio documenti. Procedere come segue:

Esterni - Seleziona Azienda - dal menù a tendina scegliere la ditta e cliccare su Conferma;
Esterni - servizi per ditte esterne - cedolini elaborati (il programma seleziona così l'archivio della ditta);
Esterni - servizi per ditte esterne - Documenti archiviati - scegliere la tipologia documenti Modello CU e Ricevuta (se questa sezione non si attivasse verificare che i pop-up non siano bloccati);
cliccare sul tasto Ricerca in alto a sinistra - compare un nuovo documento - selezionare la lente d'ingrandimento sul documento desiderato.
I documenti che OPEN rende disponibili sono:

 Modello CU Ordinario (da conservare)
 Modello CU Sintetico (da consegnare ai percipienti)
 ricevuta di trasmissione all'Agenzia delle Entrate (da conservare)
 lettera di impegno alla trasmissione (da firmare e
     conservare)




  Dove trovo le Certificazioni Uniche - Lavoro domestico?
Per reperire le Certificazioni dei compensi per lavoro domestico accedere all'area riservata di Busta Paga Dot Com e seguire la seguente procedura:

posizionarsi sulla sezione Certificazione Unica - Colf;
cliccare su FILTRI (tasto in alto a destra) e impostare come adempimento “xxxx/xxxx” - cliccare su RICERCA;
nell’elenco proposto, sotto azioni, cliccare su download documenti.
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Question 15

Dati contenuti in una visura catastale

Accepted Answer

Che cos’è la categoria catastale?
Individua la tipologia a cui appartiene l'unità immobiliare. Ad esempio per le abitazioni di tipo civile la categoria assegnata è la A/2, per i garage ed autorimesse la categoria è C/6 etc..



  Che differenza c'è tra sezione censuaria e zona censuaria?
La sezione censuaria è la parte "omogenea" del territorio comunale derivante da una suddivisione effettuata ai fini di un più diretto e snello procedimento estimativo catastale. 
La zona censuaria rappresenta una porzione omogenea di territorio provinciale, costituita da un solo comune, da una porzione dello stesso, ovvero da gruppi di comuni contraddistinti da similari caratteristiche ambientali e socio-economiche.Ciascuna zona censuaria individua di norma un ambito territoriale continuo.



  Che cos’è la sezione urbana?
La sezione urbana è la suddivisione del territorio comunale che alle volte è presente per ragioni storiche, geografiche o urbanistiche.
In generale non viene richiesta per ottenere una planimetria catastale perché questa suddivisione è presente solo in alcuni comuni. Mentre il dato diventa obbligatorio se presente nell’identificativo catastale dell’immobile ricercato.



  Che cos’è il mappale?
In una visura catastale è il termine tecnico sintetico sinonimo di numero di particella. 



  Che cosa è la partita catastale?
È un numero che identificava tutte le unità immobiliari in carico alla stessa ditta catastale (proprietario
del bene) riportato nelle vecchie visure catastali che, a partire dall'anno 2000, non viene più utilizzato.
Con l'introduzione del nuovo Catasto edilizio Urbano e l'informatizzazione catastale, la partita catastale non viene più indicata nelle visure, il suo posto è stato preso dalla ditta catastale.



  Che cosa si intende per Partite speciali?
Sono partite del catasto terreni alle quali sono iscritte particelle o superfici a destinazione particolare. 



  Che cos’è la consistenza catastale?
Individua la dimensione dell'unità immobiliare e viene indicata in base alla categoria di appartenenza. La categoria A viene espressa in vani mentre la categoria C si indica con i mq. Nel caso di categorie B si utilizzano i metri cubi mentre per le categorie D ed E non si indica la consistenza.



  Cosa s'intende per Rendita Catastale?
È il reddito medio ordinario prodotto da ciascuna unità immobiliare urbana; viene calcolata in funzione di:


Zona censuaria;
Categoria catastale;
Classe di merito;
Consistenza complessiva.


La rendita catastale è un importo che funge da base imponibile per determinare:

il reddito di un immobile ai fini dell'imposizione diretta e dell'IMU; 
il valore catastale ai fini dell'imposta sulle successioni, donazioni e compravendite, in altre       parole delle imposte ipotecaria e catastale.


La rendita catastale si ottiene dal prodotto fra:

la consistenza dell'unità immobiliare, ovvero i vani dei quali è costituito l'immobile, la sua superficie e volumetria; 
la tariffa d'estimo relativa al Comune ed alla zona censuaria ove sorge l'immobile, alla tipologia dello stesso in relazione alla destinazione d'uso (ordinaria, speciale, particolare).

È quindi la base di calcolo per le imposte che gravano sulla casa.



  Cosa s'intende per Reddito Dominicale?
Il reddito dominicale indica quella parte di reddito relativo alla proprietà dei beni e non al concreto esercizio dell'attività agricola. Il calcolo del reddito dominicale avviene applicando le tariffe d'estimo che prevedono, a livello locale (per lo più sono elaborate per ogni singolo Comune) per ogni tipologia di coltura, un'apposita tariffa. 

Nella concreta applicazione del reddito catastale, possono verificarsi due casi se la coltura praticata è:


uguale a quella risultante in catasto, il reddito corrisponde a quello catastale;
diversa da quella risultante in catasto, si applica la tariffa d'estimo media attribuibile alla qualità di coltura praticata.




  Che cosa sono i beni Comuni non censibili?
Si tratta di unità distinte catastalmente prive di consistenza, ad uso comune per altre unità.I beni comuni non censibili individuano generalmente i sottoscala, le corti pertinenziali, sottotetti ecc. 



  Cosa significa che i dati sono stati soppressi?
Può capitare che i dati di una visura catastale (foglio, particella/mappale e subalterno) vengano modificati nel corso del tempo. In questo caso i vecchi dati si definiscono soppressi. E' questo il caso, ad esempio, di un terreno che viene dichiarato edificabile, passando al catasto fabbricati, o quello di due appartamenti che vengono uniti dando origine ad un nuovo dato.
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Question 16

Catasto: cos'è e come funziona

Accepted Answer

Che cos’è il Catasto?
E’ l’inventario di tutti i beni censiti nel territorio dello Stato; vengono elencati i nomi dei possessori o titolari dei diritti reali su detti beni. Se l'inventario si riferisce a beni fondiari o terreni si ha catasto rustico o catasto terreni; se si riferisce ai fabbricati civili si ha il catasto edilizio urbano.



  Che cos'è il Catasto Tavolare?
Il sistema catastale tavolare (anche detto catasto tavolare o sistema del libro fondiario) è un tipo di ordinamento catastale che fu in uso nell'impero austroungarico ed è oggi ancora vigente in Italia nelle province di Trieste, Gorizia, Trento, Bolzano, in alcuni comuni della provincia di Udine, nel comune di Pedemonte (Vicenza), nei comuni di Magasa e Valvestino (Brescia) e in alcuni comuni della Provincia di Belluno (ad esempio Cortina d'Ampezzo). Si differenzia dal catasto ordinario per la modalità di conservazione e per il diverso rilievo giuridico delle sue risultanze, che hanno efficacia costitutiva, oltre che probatoria, per i trasferimenti immobiliari.



  Qual è la differenza fra il Catasto e la Conservatoria?
I passaggi di proprietà degli immobili vengono comunicati sia al Catasto che alla Conservatoria. 
Il Catasto però ha scopi solo fiscali, e poiché non sempre i notai comunicano ad esso i passaggi di proprietà, quest’ufficio è più indicato quando si vogliono conoscere, attraverso una visura catastale, i dati per ricavare l’importo di IMU, Irpef ecc.

Il ruolo della Conservatoria è invece proprio quello di registrare i passaggi di proprietà, ed è sempre aggiornata su compravendite, ipoteche, pignoramenti, ecc.. Se si vuole verificare la proprietà di un immobile è più corretto effettuare un'ispezione ipotecaria, accedendo così alla banca dati della Conservatoria.



  Che cos’è il Catasto terreni?
E’ l’inventario di tutte le particelle rappresentate graficamente nelle mappe catastali e descritte con le loro caratteristiche censuarie, nonchè l'inventario dei fabbricati rurali; vengono elencati i nomi dei possessori o dei titolari di diritti reali su detti beni. 



  Che cos’è il Catasto fabbricati?
E’ l’inventario di tutti i fabbricari e le costruzioni stabili di qualsiasi materiale costruite, che non siano fabbricati rurali. Fanno parte del catasto fabbricati anche i fabbricati rurali che hanno cessato la loro ruralità. Nel catasto fabbricati vengono elencati i nomi dei possessori o titolari dei diritti reali su detti beni. 
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Question 17

Modello 730: detrazioni e oneri fruibili dal coniuge

Accepted Answer

Il coniuge separato legalmente, come va indicato nel prospetto dei familiari a carico?
In caso di separazione il codice fiscale dell’ex coniuge non va indicato nel campo relativo al coniuge ma, eventualmente, solo nel caso in cui conviva con il contribuente o se riceve dallo stesso assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell’Autorità giudiziaria, tra gli Altri Familiari.



  Un contribuente ha omesso di indicare nel modello 730 dell'anno precedente il codice fiscale dei figli nel quadro dei familiari a carico. I figli non sono a suo carico, ma a carico del coniuge. La situazione come può essere sanata? Il dato va comunque indicato in dichiarazione anche se i figli non sono a carico del contribuente?
La situazione può essere sanata con la presentazione del Modello Redditi integrativo. Si conferma che il codice fiscale dei figli a carico va comunque inserito anche se la percentuale di detrazione è pari a zero.



  Può essere considerato fiscalmente a carico il coniuge coltivatore diretto (titolare di partita IVA) che consegue un reddito complessivo inferiore al limite di € 2.840,51?
In generale un familiare è considerato fiscalmente a carico se il suo reddito complessivo è inferiore a 2.840,51 euro. Nella fattispecie, dunque, il coniuge sarà da considerare a carico, indipendentemente dalla natura del reddito percepito nel periodo d'imposta.



  Quali sono le condizioni per attribuire al primo figlio la detrazione del coniuge in mancanza di quest'ultimo? La detrazione al figlio spetta anche nel caso di coniugi divorziati o separati?
Ai sensi dell'articolo 12 del Tuir si ha diritto per il primo figlio alla detrazione prevista per il coniuge a carico quando l’altro genitore è deceduto o non ha riconosciuto il figlio oppure per i figli adottivi, affidati o affiliati del solo contribuente se non si è risposato o se risposato si è legalmente ed effettivamente separato.



  Una spesa funebre intestata al coniuge a carico del dichiarante può essere portata in detrazione nel modello 730 di quest'ultimo?
Le spese funebri di cui all'articolo 15, comma 1, lettera d del TUIR, sono detraibili nel limite massimo di spesa di euro 1.550 solo da chi le ha effettivamente sostenute e non rientrano tra le spese che possono essere portate in detrazione se sostenute per familiari fiscalmente a carico.
Pertanto, se la spesa funebre è sostenuta da soggetti diversi dall’intestatario della fattura, affinché questi possano fruire della detrazione è necessario che nel documento originale di spesa sia riportata una dichiarazione di ripartizione della stessa sottoscritta anche dall’intestatario del documento.



  Un contribuente può portare in deduzione nel proprio modello 730 i contributi previdenziali (versamenti INPS commercianti) pagati dal coniuge, titolare di una ditta individuale con un reddito inferiore a 2.840,51 euro quindi fiscalmente a carico del marito?
Il contribuente può portare in deduzione nel proprio modello 730 i contributi INPS versati dal coniuge in quanto a carico fiscalmente nell'anno di riferimento. Lo prevede il comma 2 dell'articolo 10 Tuir.



  In caso di decesso di uno dei due intestatari del mutuo contratto per l’acquisto dell’abitazione principale, può l’altro coniuge detrarsi l’intera quota senza accollo del mutuo?
La Circolare n. 122 del 1999 ha stabilito che il coniuge superstite può usufruire della detrazione per gli interessi su mutuo e oneri accessori se provvede a regolarizzare l’accollo del mutuo e sempre che sussistano gli altri requisiti.



  Il coniuge che ha riscosso nel 2021 una pensione Inps Inciv per complessivi 1.531,00 euro ed ha redditi di fabbricati per 1.434,00 euro può considerarsi familiare a carico del marito, tenuto conto che la pensione è esente da Irpef ?
La risposta è affermativa. I redditi esenti non rientrano nel calcolo del limite complessivo di reddito di un familiare per essere considerato fiscalmente a carico.



  Il coniuge di un soggetto che presenta il modello 730, pur avendo solo redditi derivanti dall'abitazione principale, può essere inserito come coniuge dichiarante al fine di recuperare attraverso il sostituto del dichiarante stesso un credito derivante da modello Redditi 2021?
La risposta è affermativa. Occorre però che il credito sia tra quelli contenuti nella sezione III del quadro F del modello 730.
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Question 18

Come posso comunicare la disdetta del servizio Privacy GDPR EU?

Accepted Answer

La disdetta deve pervenire tramite PEC o raccomandata A/R almeno 60 giorni prima dalla futura scadenza, all'indirizzo opendotcomspa@legalmail.it; all'interno della comunicazione si richiede di indicare la motivazione.Continua a leggere

Question 19

Come posso comunicare la disdetta del servizio Parcella Avvocato?

Accepted Answer

La disdetta deve pervenire tramite PEC o raccomandata A/R almeno 60 giorni prima dalla futura scadenza, all'indirizzo parcella@opendotcom.it o all’indirizzo info@cert.opendotcom.it; all'interno della comunicazione si richiede di indicare la motivazione.Continua a leggere

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