Un caso reale di valutazione strategico-finanziaria ex ante dell’ingresso in partecipazione di una PMI. La base dati è estratta dal Registro Imprese e dai report di credit information e alimenta software gestionali specializzati.
Particolare attenzione è riservata ai parametri ESG e agli indicatori di rischio economico-patrimoniale.
Il contesto
La crescente consapevolezza ambientale e le esigenze normative in ambito di sostenibilità stanno ridisegnando le logiche con cui le PMI italiane valutano i propri partner strategici. Le scelte di investimento e le alleanze aziendali richiedono oggi non solo un’analisi economico-finanziaria, ma anche un’attenta valutazione dei profili ESG.
La PMI GPI S.r.l., attiva nel settore del packaging ecologico, ha incaricato il commercialista, di valutare l’opportunità di entrare in partecipazione con BIOPACK S.p.A., azienda operante nello stesso comparto, con l’obiettivo di ampliare la capacità produttiva ed estendere la rete commerciale verso il Nord Europa.
La direzione di GPI S.r.l., in fase di espansione, intende investire nel capitale di BIOPACK S.p.A., acquisendo una quota di minoranza pari al 25%. La decisione è subordinata alla validazione dell’affidabilità economica, patrimoniale e strategica del potenziale partner, nonché alla sua coerenza con i valori ESG della GPI S.r.l.
Fase 1 - Raccolta dati attraverso fonti pubbliche ufficiali
Il primo passo dell’attività di due diligence che il commercialista deve effettuare, consiste nell’estrazione di informazioni dal Registro Imprese.
I dati disponibili permettono di inquadrare il profilo giuridico e patrimoniale della target company: struttura societaria, capitale sociale, amministratori e organi di controllo, cronologia delle variazioni statutarie e storicità dei bilanci.
Questa fase evidenzia una società formalmente solida, dotata di un capitale congruo rispetto al settore di riferimento, con una governance composta da figure professionali con consolidata esperienza nel settore del packaging eco-friendly e senza contenziosi giudiziari attivi.
I bilanci degli ultimi tre esercizi mostrano un’evoluzione favorevole del fatturato (+20% medio annuo), ma un incremento parallelo dei debiti a breve termine, elemento che suggerisce di approfondire la dinamica della liquidità operativa nella fase successiva.
Fase 2 - Analisi qualitativa e quantitativa tramite report di credit information
Per completare la valutazione sono necessari degli approfondimenti, attraverso report affidabili di fornitori accreditati, che offrono una sintesi dettagliata dei principali indicatori economico-finanziari, creditizi e reputazionali.
Il rating complessivo di BIOPACK S.p.A. risulta positivo, sia pure con alcune criticità sul fronte della gestione del capitale circolante. Gli indici di solvibilità appaiono coerenti con quelli medi di settore, ma l’indice di liquidità corrente evidenzia una tensione finanziaria che può riflettere l’alto tasso di crescita dell’azienda. Il comportamento nei pagamenti verso fornitori risulta nella norma, senza segnalazioni in banche dati pubbliche né ritardi sistemici.
Inoltre, l’analisi storica dei rapporti di fornitura e degli stakeholder principali dell’azienda conferma una reputazione commerciale positiva, con valutazioni favorevoli sulla qualità del prodotto e la capacità di consegna.
Fase 3 - Utilizzo di software gestionali specializzati per l’analisi di fattibilità
Per formulare una raccomandazione sulla fattibilità dell’ingresso in società di GPI S.r.l., il commercialista deve effettuare una simulazione di scenari economici a medio termine, partendo dai dati attuali. A tal fine utilizza software specializzati che alimenta con i dati e le informazioni raccolti nelle fasi 1 e 2.
Nel dettaglio, con i software automatizza:
- La riclassificazione dei bilanci degli ultimi tre esercizi, con calcolo degli indici di redditività (ROE, ROI, ROS), solidità patrimoniale (indice di indipendenza finanziaria, leverage), liquidità (current ratio, quick ratio) e rotazione del capitale. Avendo scelto un software professionale, dotato di algoritmi proprietari, genera un rating sintetico, utile per confrontare la performance dell’azienda rispetto al benchmark settoriale.
- La verifica della continuità aziendale e della sostenibilità finanziaria secondo quanto previsto dal D.Lgs. 14/2019 (Codice della Crisi d’Impresa), aggiornato dal D.Lgs. 83/2022. In particolare, automatizza queste elaborazioni:
Il DSCR (Debt Service Coverage Ratio) su base previsionale a 6 e 12 mesi;
Gli indicatori di allerta ex art. 3 (es. patrimonio netto negativo, ritardi nei pagamenti, squilibri di tesoreria);
Il test pratico per l’accesso alla composizione negoziata, con simulazione di scenari di crisi e proposta di interventi correttivi.
- La redazione di un piano economico-finanziario triennale, con proiezione di conto economico, stato patrimoniale e rendiconto finanziario. Ha scelto un software professionale che consente di simulare l’impatto dell’ingresso di nuovi soci sul capitale, sulla leva finanziaria e sulla marginalità operativa, evidenziando un margine operativo lordo (EBITDA) in crescita e un cash flow operativo positivo, compatibile con l’apertura a investitori esterni.
- Una valutazione dei fattori ESG mediante un algoritmo che attribuisce a BIOPACK S.p.A. un punteggio ESG superiore alla media di settore, grazie a:
-utilizzo esclusivo di materiali biodegradabili certificati;
-impianto produttivo alimentato da fonti rinnovabili;
-politiche attive di diversità e inclusione;
-trasparenza nella rendicontazione non finanziaria.
La governance aziendale risulta coerente con i principi di gestione responsabile, avendo un consiglio di amministrazione composto da figure con competenze ESG certificate e una struttura organizzativa orientata alla compliance normativa.
Fase 4 - Conclusioni e raccomandazioni
L’analisi complessiva suggerisce che BIOPACK S.p.A. rappresenta un target credibile e sinergico per GPI S.r.l., sia dal punto di vista industriale che strategico. La posizione ESG rafforza la compatibilità tra le due realtà, valorizzando il messaggio di sostenibilità che GPI S.r.l. intende consolidare nel proprio brand.
Tuttavia, la presenza di tensioni finanziarie legate alla liquidità consiglia l’adozione di clausole cautelative, come la subordinazione dell’ingresso societario a un piano di cash flow certificato, e l’inserimento di indicatori ESG e KPI finanziari come condizioni sospensive o oggetto di monitoraggio continuativo nel patto parasociale.
La consulenza si conclude con un parere favorevole all’ingresso di GPI S.r.l. nel capitale di BIOPACK S.p.A., purché inquadrato in un contesto di governance strutturata e di verifica periodica degli obiettivi comuni.